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L’incontro a Milano tra Di Somma e Ausilio, rispettivamente direttore sportivo del Benevento e dell’Inter, ha avuto risvolti interessanti. La società sannita ha praticamente ottenuto il prestito di Puscas per un’altra stagione e ha definito il riscatto di Gyamfi. Dal summit milanese, tuttavia, è emerso anche l’interesse per Bardi e Gravillon. Se del portiere di rientro dal Frosinone si sa tutto o quasi, il nome del difensore centrale deve aver colto di sorpresa addetti ai lavori e tifosi. Eppure si tratta di un fresco campione d’Italia. Appena la settimana scorsa, l’Inter si è infatti laureata campione d’Italia Primavera superando in finale la Fiorentina di Riccardo Baroni, figlio del tecnico beneventano Marco.

Andreaw Gravillon è stato uno dei pilastri della formazione guidata da Vecchi e l’allenatore nerazzurro lo ha ripagato convocandolo in prima squadra durante la breve parentesi di fine campionato. Cresciuto a Pointe-à-Pitre, Gravillon è partito dal Guadalupe per raggiungere la Francia ripercorrendo le orme di un certo Lilian Thuram. Nato l’8 febbraio 1998 (19 anni), ha iniziato a tirar calci a un pallone a Creteil. Decisivo è stato tuttavia il passaggio al Garges-lès-Gonesse, dove è stato notato dagli osservatori nerazzurri.

All’Inter approda nel estate 2014 entrando a far parte della formazione Allievi guidata da Cauet. La presenza dell’ex centrocampista francese ne favorisce e agevola l’inserimento in Italia. Viene schierato soprattutto centrale in una difesa a quattro ma in questi anni ha giocato anche a tre o si è disimpegnato come terzino destro. Dotato di grande capacità acrobatica, elasticità e coordinativa, fa della velocità e del fisico i suoi punti di forza. In passato ha dichiarato di avere Zouma e Varane come idoli. La strada che porta ai campioni di Chelsea e Real Madrid è ancora lunga ma potrebbe iniziare da Benevento dove arriverebbe principalmente per prendere il posto di Bagadur e con la speranza di ritagliarsi uno spazio nel calcio dei grandi.