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Benevento – Strigliato, pungolato, a volte anche criticato. Cristian Bucchi le ha provate tutte con Massimo Coda, parlando spesso in pubblico del rendimento del suo attaccante. Non si è mai accontentato il tecnico del Benevento, cosa che invece ha più volte rimproverato al bomber di Cava de’Tirreni. Questione di carattere, di dna, che gli sarà probabilmente valsa la fastidiosa etichetta di “attaccante di serie B“.

Tra i cadetti ha messo a segno 54 gol complessivamente, 21 dei quali siglati quest’anno con addosso la casacca giallorossa. Una stagione caratterizzata da alti e bassi ma, in ogni caso, la migliore dal punto di vista realizzativo nella carriera del 30enne centravanti. La doppietta contro il Padova gli ha permesso di toccare quota 21 centri in campionato, secondo soltanto a Donnarumma (25) del Brescia. Sabato il Benevento affronterà proprio la formazione di Eugenio Corini, fresca di promozione in serie A, ma il confronto a distanza tra i due attaccanti di origini campane potrebbe non andare in scena. La diffida che pende sul capo di Coda potrebbe infatti convincere Bucchi a concedere un turno di riposo al giocatore per non correre il rischio di perderlo nella semifinale di andata dei play off. Sarebbe la seconda partita in cui il tecnico deciderebbe di farne a meno, fino ad ora era successo solo nel girone di andata a Cittadella (34 presenze su 35).

Del resto, servirà il miglior Coda negli spareggi per permettere alla Strega di sognare l’immediato ritorno nell’Olimpo del calcio italiano. Si potrà dire qualsiasi cosa, si potranno scomodare inutili paragoni con Ceravolo ma i numeri parlano chiaro. E parlano in favore del salernitano. Nel girone di ritorno nessuno, in B, ha fatto meglio del centravanti del Benevento. Solo nel 2019 Coda ha realizzato 13 reti, lasciandosi alle spalle Donnarumma (11), La Mantia (10) e Simy (9).

Unico giocatore nella rosa sannita capace di arrivare in doppia cifra. Per trovare un altro “stregone” nella classifica dei marcatori bisogna scorrere fino a quota 6 dove si assesta Insigne, uno che in questo momento ha perso la maglia da titolare. Alle spalle del napoletano troviamo Viola (5) e Bandinelli (4), professione centrocampisti. L’importanza di poter fare affidamento su Coda nelle gare che decideranno la terza promozione nella massima serie appare dunque innegabile. L’Hispanico ha segnato oltre un terzo (36%) dei gol complessivi del Benevento e senza i tre rigori falliti contro Spezia, Pescara e Verona il suo bottino sarebbe potuto essere maggiormente cospicuo. Errori che hanno condizionato gli umori della piazza e lo hanno costretto a un “percorso di riabilitazione“, completato domenica contro il Padova. Errori di leggerezza, la stessa che Bucchi gli ha sempre apertamente contestato.