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Il Benevento compie una vera e propria impresa. I giallorossi di Baroni dopo un solo anno di B riescono ad aggiudicarsi la corsa play off, approdando in serie A. Al termine della finale play off con il Carpi abbiamo raccolto i commenti di alcuni dei protagonisti della splendida cavalcata dei sanniti.

DEL PINTO – E’ stata un’annata fantastica, non ci credeva nessuno ma noi sì, ora possiamo dirlo. La pressione in questa settimana è stata alta, ma giocavamo in casa e sapevamo che eravamo favoriti. Ce l’abbiamo messa tutta e siamo entrati in campo convinti fin dal primo minuto.  La svolta della stagione è stata la gara con il Frosinone. E’ lì che abbiamo capito che avremmo potuto fare un altro grande salto grazie a un pubblico straordinario e a un gruppo non da meno. Ce la meritiamo, ora vogliamo solo festeggiare. Dopo due promozioni consecutive sarebbe bellissimo far parte ancora di questo gruppo.

CERAVOLO – La serie A è dipinta nei nostri cuori. E’ il mio quadro più bello. L’opera più bella che esista è vedere questo stadio così colorato e la serie A da festeggiare. Ringrazio il mister, la società e i tifosi perché ci hanno fatto vivere un vero e proprio sogno. Non mi sono sentito l’uomo in più di questa squadra perché tutti, nessuno escluso, abbiamo dato il nostro contributo. Sapevamo di essere più forti del Carpi, abbiamo meritato di vincere e di vincere così. Mi sono preservato nella gara di andata per esserci oggi all’80%. Non abbiamo mai rischiato, non abbiamo subito gol e non è cosa di poco conto.

CICIRETTISe a inizio anno ci avessero detto che avremmo vinto i play off non ci avrebbe creduto nessuno. Il nostro segreto è stato il mister, ha creduto nelle sue idee e ha costruito una grande squadra. Lo abbiamo sempre dimostrato, anche quando abbiamo avuto uno smarrimento, ma è stato un calo che ci può stare. Ho sofferto tantissimo a stare fuori. Giocando tutto l’anno arrivare ai play off così è stata durissima. Oggi ero pronto a giocare, per questo quando il mister mi ha escluso gli ho detto tante parolacce… ma lui è un grande. Fa sempre la scelta giusta e la squadra viene prima di tutto.