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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Movimento Animalista, sezione di Benevento. Di seguito il testo: 

Premesse obbligatorie prima di cominciare per evitare strumentalizzazioni di ogni sorta da parte di chicchessia… La prima delle premesse è che questo comunicato è lungo più del solito ma credo che chiunque, in questo momento, abbia disponibilità di 5 minuti liberi. La seconda: chi scrive non rientra assolutamente tra la più stretta di amicizie del sindaco Mastella – a proposito, la stiamo cercando da settembre 2019, riesce ad essere più sfuggente  di Bip Bip – ergo non vuole essere assolutamente una “sviolinata” visto e considerato che quando è servito, sia a mezzo stampa che di persona, abbiamo sempre detto la nostra senza peli sula lingua.

            Definiti i due punti cardini, passiamo ai fatti: prima ancora che scoppiasse il caso di Villa Margherita avevamo già richiesto l’immediata operatività dei due presidi/ospedali di Cerreto e San Bartolomeo ed il potenziamento di Sant’Agata Dei Goti in modo da suddividere la provincia in 4 grandi macro aree ed alleggerire il carico del San Pio, consentendo un gestione ottimale dell’emergenza oltre a ridurre lo stress dei ricoverati e loro parenti. Ovviamente, chi di dovere, non ha dato ascolto all’appello e non ci stiamo riferendo al Sindaco che pur essendo “la prima autorità sanitaria” nulla può su decisioni che sono esclusiva della Regione Campania, possiamo quindi capire lo sfogo di qualcuno ma le ramanzine andrebbero indirizzate a chi di dovere e cioè a Palazzo Santa Lucia in quel di Napoli. Ma anche qui c’è da chiarire un punto prima di inveire contro De Luca: se è vero che la questione ex Rummo non è stata gestita al meglio, anzi, diciamo pure male, è altrettanto vero  la distruzione della sanità provinciale beneventana è tutta da imputare all’ex governatore di centro destra, Caldoro, autore della spending review sanitaria che azzerò totalmente le strutture ospedaliere in provincia e tale decisione fu anche dall’allora Governo Berlusconi (Forza Italia, Lega Nord Padania e gli attuali esponenti di punta di Fratelli d’Italia). Poi arrivò l’attuale Governatore del Partito Democratico  che pur avendo il merito importante dell’azzeramento del debito “sanità” ed eliminato il relativo commissariamento – “ll risanamento si è conseguito attraverso drammatici tagli alla spesa, realizzati bloccando il turn over, cioè non sostituendo chi man mano andava in pensione, nè medici, nè infermieri, precarizzando le Aziende, a cui veniva imposto l’utile programmatico, a prescindere dal fabbisogno reale di assistenza.” – nulla ha fatto per rilanciare la sanità campana, sinceramente ci saremmo aspettati tutti una forte ripresa visto che negli ultimi cinque anni, tranne uno, al governo c’è stato il suo partito ma così non è stato, almeno fino ad ora. Non sarebbe opportuno a ragione di tutto ciò, puntare i piedi con Roma e chiedere finalmente la giusta ricompensa alla Regione Campania? Governatore, non crede che sia di vitale importanza riattivare immediatamente i presidi di Cerreto e San Bartolomeo e potenziare Sant’Agata de’ Goti? Ribadiamo che tale operazione andrebbe fatta ora e non come affermato da un suo collaboratore ” …nel caso in cui dovessero aumentare in maniera incontrollata i contagi si potrebbe immaginare di utilizzare sia il presidio di Cerreto che quello di Sant’Agata de’ Goti…” Non ci stancheremo mai di ripeterlo, agire subito, nell’immediato perché nessuno può escludere che la tragedia lombarda non possa ripetersi pari pari qui in Campania con conseguenze ancora più nefaste. Governatore De Luca, cosa vogliamo fare? Agire o temporeggiare? A prescindere dall’opinione personale e o politica, non crediamo al fatto che Lei sia un uomo fatto di sole chiacchiere…

Chiarito il punto regionale, passiamo a quello locale. Stiamo notando un aumento considerevole  di attacchi rivolti al Sindaco Mastella da parte di chiunque e sinceramente questa voglia continua di cercare il ruolo di Prima Donna in un momento del genere ci sembra quantomeno inopportuno. Crediamo che critiche e polemiche, se costruttive, possono essere un input, un aiuto ed uno stimolo a fare meglio, vice versa, quando si parte a rotta di collo per attirare l’attenzione ed eventualmente qualche consenso, additando tutte le responsabilità ad un singolo elemento in un momento del genere, ci sembra davvero da sciacalli irresponsabili – animale tra l’altro utile in natura a differenza della versione umana – e da ignoranti visto che non tutte le colpe sono imputabili al primo cittadino. Oggi non ci sentiamo di giudicare le azioni del Sindaco che comunque si sta muovendo nell’interesse dei tutti con azioni concrete (come l’acquisto di tasca propria di indumenti protettive, mascherine ed alto materiale utile, etc) e mettendosi in prima persona, a disposizione di tutti; ripeto, giudicare chi gestisce una situazione complicata come questa è facile dal divano di casa ma difficile quando si siede sulla poltrona da cui partono le decisioni e conseguenti responsabilità. Ci saranno tempi e modi per risolvere faccende politiche e personali ma riteniamo non sia questo il momento, lo ribadiamo ancora una volta: basta cercare visibilità e raccattare consensi con “azioni” discutibili, ruoli di prime donne in questo momento non sono utili a nessuno, o si rema tutti nella stessa direzione o si finisce per navigare in cattive acque.

E passiamo, infine ai “personagetti” che in questo momento si affannano a difensori del Sannio pur essendo contributori netta della sue attuali condizioni… Senatore Salvini, io posso capire che è in cerca de “la qualunque” per captare un minimo di luce di un qualunque riflettore mediatico visto che per il momento l’occhio di bue è puntato giustamente altrove ma vederla vestire i panni dell’angelo custode del Sannio, è qualcosa di ridicolo. Le Sue preoccupazioni stonano con quanto fatto negli anni passati dalla Lega – partito che oggi tenta di camuffare il “padanesimo” eliminando il “Nord” dal nome partito – ma non funziona in questo modo, non tutti sono ingenui o hanno la memoria corta, insomma ‘ca nisciun’ è fesso. Gli ospedali da Lei citati sono stati chiusi proprio per volontà dell’ex governatore di cdx Caldoro con l’approvazione del Governo Berlusconi , era il 2010 e tra i partiti di colazione c’era anche l’attuale Lega (Nord) come pure molti politici che ancora oggi siedono chi al Senato e chi alla Camera… Vogliamo ricorda alcuni dettagli: la spending rewiev sanitaria ma anche generica divenne operativa con il governo tecnico Monti (o come definito da tanti “un golpe bianco”) che nel breve periodo fu capace di introdurre le peggiori misure economiche (tra tutte spicca il pareggio di bilancio in Costituzione) con  tagli in tutti i settori pubblici, proseguendo un lavoro avviato tempo prima da tutti i partiti sia di destra (presunta) che di sinistra (presunta). Attenzione, l’esecutivo Monti senza il  sostegno di tutti i partiti e politici (quasi tutti) dell’epoca  non avrebbe emesso neanche uno sbadiglio, quindi la responsabilità di suddette misure – che oggi paghiamo a caro prezzo con la scomparsa di decine di migliaia di Fratelli e Sorelle, caduti per via del SSN ridotto all’osso – devono essere ridistribuite in egual misura. Nessuno osi scansarsi da tali gravosi carichi, Pd, F.I., Lega, ma anche politici oggi in cerca di una nuova “verginità politica” come Giorgetti che il  Sen. M. Monti ricorda con affetto descrivendo «… il grande contributo che l’onorevole Giorgetti, Lega, più di ogni altro, come Presidente della Commissione bilancio della Camera, diede alla riforma costituzionale sul pareggio di bilancio» o la leader di Fratelli d’Italia On. G. Meloni, che votò quasi tutte i drastici tagli che il Sistema Paese adottò per forza di Cose. On. Salvini, sempre a proposito di Sannio e responsabilità, vogliamo ricordare a tutti che codesta Sezione inoltrò alla Sua attenzione l’interrogazione parlamentare inerente il Comparto Sicurezza in generale e nello specifico, la situazione di continuo precariato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; scendendo ancora più nello specifico furono presentate dall’On. M. V. Brambilla (leader del Movimento Animalista) domande in merito alla situazione dei Caschi Rossi nella provincia di Benevento e relative problematiche come numerico, mezzi, materiali, etc, nonché la pericolosità sismica e di dissesto idrogeologico, etc; non solo, a Lei furono indirizzati esposti riguardo anche la situazione rifiuti come l’impianto di Compostaggio di Sassinoro e la “Tera dei Fuochi”. Sinceramente ci saremmo quanto meno un cenno ma non arrivò nulla, neanche una misera e formale risposta, come se i problemi scritti non fossero di Sua competenza che ai tempi consisteva  nell’essere Ministro degli Interni…

“Caro” Senatore Salvini, Lei ha avuto tempi e modi per dimostrare affetto ed attenzione verso codesto Territorio ma ha fallito miseramente, forse qualche anno la Sua priorità non era ricoprire al meglio il ruolo ricoperto ma andare in cerca di consensi elettorali presenziando soprattutto “ad eventi di natura non istituzionale”, quindi ogni Sua uscita su problematiche relativa al Territorio Sannita ci sembrano quanto meno fuori luogo se non una totale presa per i fondelli. Cerchi di dirottare la Sua attenzione non sul Sindaco Mastella – che almeno qualcosa di concreto sta facendo, con i fatti e non con le parole – ma sulla Regione che più di tutte sta pagando il prezzo più alto di questa emergenza, la Lombardia; la cosa risulterà certamente più agevole visto che è governata da rappresentante della Lega (Nord). Riteniamo che il Governatore De Luca stia agendo nel modo più opportuno – anche se a volte con modi stravaganti – e che con l’aiuto di qualche suggerimento giunto dai Territori più remoti, possa lavorare ancora meglio.

Infine ci permettiamo un appello – che pur provenendo da un piccolo Movimento politico come il Nostro, coglie quello che è lo spirito di tanti, molti Cittadini e Cittadine Italiane – al Governo: oggi l’Europa è ad un bivio e deve per forza scegliere una strada: continuare con le peggiori misure che hanno ridotto questa pseudo unione di Popoli ad una mera unione economica che di fatto ha garantito il potere ad una solo componente, la Germania, penalizzando tutto il resto dell’Unione – ricordiamo che alcuni Paesi furono inquadrati nell’area P.I.I.G.S. ovvero porci – oppure andare per un’altra strada, la propria, in modo da garantire i diritti Costituzionali a tutti, come quello alla Salute. L’Italia può fare  a meno dell’Europa e non viceversa, come Popolo conosciamo sventure da millenni e fortunatamente le abbiamo superate tutte, siamo venuti fuori da guerre ed altre tragedie, possiamo superare in tutta serenità anche un’eventuale uscita da questo sistema fallimentare chiamato Unione (di che) Europea, siamo orgogliosamente Italiani e l’ingegno, soprattutto in momenti di sventura, non manca. Il Governo scelga se capitolare in un solo momento e poi rinascere o avere la certezza di finire – definitivamente –  il lavoro di distruzione avviato dai peggiori liberisti negli anni precedenti.