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“Coloriamo di giallorosso la città”. E’ il tam tam iniziato a circolare a Benevento dalle 20 di domenica scorsa.

D’altronde, inutile girarci intorno: archiviata la pratica Cremonese, il pensiero dei tifosi della Strega – ma crediamo pure di quanti hanno a cuore le sorti della città – è andato lì, alla festa promozione.

E attenzione: non stiamo parlando di organizzare raduni in piazze, sfilate senza freni, assembramenti incontrollati. Per quanto il Sannio sia oggi ‘zona bianca’, è giusto e doveroso considerare tutte le misure prudenziali utili a tenere a distanza il Covid-19.

Il Benevento, però, è a un passo dalla Serie A. Pensare che il giorno del ritorno della Strega nel paradiso calcistico possa passare sotto silenzio è ipocrisia. Come fermare il vento con le mani. L’invito di tutti, a partire dalle istituzioni, dovrebbe essere quindi rivolto al buonsenso.

Dispiace, allora, apprendere che i primi a perderlo, il buonsenso, siano proprio coloro che il nostro Comune lo rappresentano quotidianamente: gli uomini della Polizia Municipale, a evidentemente mal diretti.

Quanto accaduto nelle scorse ore al rione Libertà, uno dei feudi del tifo giallorosso, ha davvero dell’incredibile. In strada ragazzi, bambini, donne, anziani. Tutti al lavoro per colorare il proprio quartiere dei colori del cuore. Un omaggio persino dovuto a una squadra che ha disputato un campionato semplicemente pazzesco. Diciamocelo: società, allenatore e giocatori meriterebbero la più bella delle feste. Non l’avranno e le ragioni le conosciamo tutte. Negare loro persino la cartolina di una città giallorossa però è follia.

Eppure a Benevento qualcuno questo vuole. “I festoni vanno rimossi. Non avete richiesto l’autorizzazione” – è quanto gli uomini della Municipale, guidati da Fioravante Bosco, hanno intimato agli increduli tifosi giallorossi nel primo pomeriggio odierno. “Possono essere pericolosi” – ha aggiunto (probabilmente dopo aver visto un film di fantascienza con protagonisti dei coriandoli assassini).

E no. Così si oltrepassa il limite: siamo tutti per il rispetto delle regole. Anche quando a richiederlo è un comandante della Polizia Municipale che pare ricoprire il proprio incarico senza titoli – e a dirlo non siamo noi ma il dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ma qui siamo ben oltre le regole, siamo al teatro dell’assurdo. Alla beffa. E Benevento e il Benevento non lo meritano.