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Da quando Roberto Stellone ha preso in mano le redini del Benevento, il rapporto con i direttori di gara non può certo considerarsi idilliaco. Nelle ultime giornate, le decisioni arbitrali sono spesso finite nel mirino della critica. Le sfide contro Ascoli, Como e l’ultima col Bari, ad esempio, portano impresso il marchio degli errori dei fischietti, troppo zelanti nello estrasse cartellini, finiti col pesare sull’andamento delle contese. Un rapporto teso, aggravatosi con l’avvento in panchina del tecnico romano e certificato dalle 95 ammonizioni e 8 espulsioni rimediate dai calciatori giallorossi in 31 giornate di campionato (stando ai comunicati ufficiali e anticipando quello di domani). Un dato che di certo non varrà la “coppa disciplina” alla Strega, che conferma non solo la relazione conflittuale con gli arbitri ma evidenza anche un certo nervosismo che serpeggia tra le fila sannite.

Il peso dei cartellini

Il Benevento, in pratica, ha chiuso in media ogni partita con 3 ammoniti, un handicap confermato nonostante gli avvicendamenti in panchina e aggravato dalle espulsioni. Caserta, in sei gare, aveva raccolto 19 gialli (3,1 di media), pagando dazio soprattutto nella gara di Brescia quando, oltre all’esonero, arrivarono sei ammonizioni in novanta minuti. Con Cannavaro si è passati a una media di 3,05 cartellini gialli a partita (52 in 17 partite), oltre a tre espulsioni. In otto turni di campionato Stellone ha visto sventolare 24 gialli e ben 5 rossi, con le ammonizioni che si sono assestate su una media precisa di 3 a incontro. Sanzioni che vengono pagate sul rettangolo di gioco, un calciatore ammonito è costretto giocoforza a limitarsi nel migliore dei casi, e in termini di squalifiche che privano, di volta in volta, di pedine importanti. Primatisti i centrocampisti: Acampora, Karic e Schiattarella guidano la classifica delle ammonizioni a quota otto, mentre Viviani a Bari ha rimediato il secondo rosso stagionale.

Il dato in controtendenza

Se la tensione sale e la necessità di fare punti rappresenta un fardello da reggere sul campo, c’è un dato che va in controtendenza. Il Benevento è soltanto al decimo posto nella graduatoria dei falli commessi, con 439 infrazioni. Il Perugia, primo ma con una partita in meno, ne ha commesse 519, ottanta in più dei giallorossi, rimediando 82 ammonizioni e 6 espulsioni. Praticamente un calciatore della Strega viene sistematicamente ammonito, all’incirca, ogni quattro falli (4,6 per l’esattezza), mentre un giocatore umbro riceve un provvedimento punito con un cartellino ogni 6,3 infrazioni. Un dato che sottolinea la poca magnanimità arbitrale nei confronti del Benevento, ma che sta a indicare anche una diversa “qualità” (o se si preferisce “furbizia”) nel commettere falli rispetto alle altre compagini. Per centrare una salvezza che sa ormai di miracolo, i giallorossi avranno bisogno non solo di punti, ma anche di una serenità mentale per che per tutto l’arco della stagione hanno faticato a trovare.

LA CLASSIFICA DEI CATTIVI

GIOCATORE AMMONIZIONI

ESPULSIONI

Acampora

8 1

Capellini

2

El Kaouakibi

2

1

Farias

3

Forte (all’Ascoli)

4

Foulon

7

Glik

4

Jureskin

1

Karic

8

Koutsoupias

6

Kubica

2

Improta

2

1

Insigne (al Frosinone)

1

La Gumina

3

Letizia

4

Leverbe

5

1

Masciangelo (al Palermo)

2

Paleari

1

Pastina

5

1

Pettinari

2 (1 con la Ternana)

Schiattarella

8

Tello

7

1

Tosca

1

Veseli

3

Viviani

5

2

*Fonte dati: Comunicati ufficiali Giudice Sportivo Lega di Serie B