- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Più che la delusione per la prestazione, l’aspetto più complicato per il Benevento sarà mettere da parte l’amarezza di aver visto sfumare un obiettivo. Sarà questa la missione di Cristian Bucchi, chiamato adesso a risollevare il morale di un gruppo che ha visto allontanarsi in maniera ormai definitiva la serie A diretta. Bisognerà convincersi che la strada si è fatta solo più complicata e che nulla è perduto. Il calcio, come la vita, offre sempre una seconda possibilità e per la Strega si materializzerà sotto forma di play off.

La promozione dista infatti sette lunghezze e, con sole cinque giornate a disposizione e due squadre da dover superare, pensare a una “miracolosa” rimonta appare autolesionistico. Meglio concentrarsi sul traguardo minimo che, in questo momento, è da considerare il quarto posto. Un piazzamento che permetterebbe ai giallorossi di qualificarsi direttamente alla semifinale play off e di godere di tutti i vantaggi del caso (ritorno in casa e possibilità di andare avanti anche con un doppio pareggio). 

Bisognerà ripartire proprio dalla prestazione offerta contro il Palermo perché quella, al netto di qualche errore pagato a caro prezzo, c’è stata. Il Benevento ha giocato e ha costruito tante occasioni da rete, ritrovandosi a sbattere contro il muro eretto da Brignoli. Si dovrà lavorare principalmente sulla testa, sulle motivazioni, mettendo immediatamente da parte la delusione. A Pasquetta ci sarà infatti un altro scontro diretto al “Bentegodi” di Verona, dove Viola e compagni dovranno ripartire per lasciarsi alle spalle la sconfitta ed evitare un’altra amara beffa.

Gli scaligeri mirano allo stesso traguardo dei sanniti, attardati di sole due lunghezze dalla truppa di Bucchi. Proveranno a operare il sorpasso lunedì prossimo, sfruttando un vero e proprio cruccio per gli stregoni che, nelle quattordici partite giocate contro le formazioni oggi in lotta per i play off, hanno conquistato appena 19 dei 42 punti a disposizione. Cinque vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte è il bilancio contro le compagini dalla prima alla nona posizione della graduatoria. Un successo contro il Pescara e due su due contro Cittadella e Perugia, ovvero le più attardate nella corsa agli spareggi. All’appello mancano due big match da giocare in trasferta, quello, per l’appunto, di Verona e quello di Brescia, ma all’ultima giornata i giochi (si spera) potrebbero essere già fatti.

Ancora una volta, dunque, sulla strada del Benevento si presenterà un crocevia. La tappa veneta sarà fondamentale per lanciare un messaggio al campionato e per dimostrare che una serata storta, contro un portiere in stato di grazia, può capitare a chiunque. Sarà importante anche per l’autostima di un gruppo che dovrà rimandare le vacanze, provando a passare per la porta di servizio per tornare a giocare nel massimo campionato. Servirà un acuto per piazzare un allungo decisivo e per alimentare una speranza che dopo il Palermo ha nuovamente vacillato.