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Benevento – Un copione consolidato, diventato un vero e proprio mantra. Il Benevento ha imparato a memoria lo spartito scelto e diretto da Pippo Inzaghi. Niente fronzoli, la parola d’ordine è praticità, anche a discapito dello spettacolo. Contano i tre punti e quelli la Strega se li è presi anche ieri sul campo del Venezia, centrando il nono successo in campionato che è valso un altro piccolo allungo, in attesa che scendano in campo Chievo e Pordenone.

Al “Penzo” i giallorossi hanno lasciato il pallino del gioco ai ragazzi di Dionisi che hanno chiuso con quasi il 60% di possesso palla, ritrovandosi però senza punti in tasca. Quelli sono finiti tutti tra le mani della prima della classe, capace di reggere l’urto iniziale per poi colpire alla prima occasione buona. Sbloccato il match con Coda, il Benevento ha amministrato, ha lasciato le briciole al Venezia e ha messo in cassaforte i tre punti con l’inzuccata vincente di Caldirola, sfruttando la più classica delle situazioni da fermo. Il torto, l’unico, è stato quello di non chiudere prima la contesa, alla luce delle venti conclusioni scagliate verso la porta di Lezzerini, contro le nove dei lagunari.

Dettagli che fanno la differenza e che impongono una riflessione. “La palla potete anche tenerla voi, ma alla fine vinciamo noi“, è un po’ questo il tema delle ultime uscite della Strega. Il Benevento concede agli avversari un possesso sterile, lontano dalla propria area di rigore tanto che a Venezia Montipò è stato costretto a un solo vero intervento sul colpo di testa nel finale di Di Mariano. Ordinaria amministrazione, per il resto, per l’estremo difensore novarese, come spesso capitato in questa stagione.

Una rinuncia studiata, voluta e che sottolinea la maturità e la consapevolezza della formazione di Inzaghi. Qualità che hanno trovato conforto e conferma nei risultati, convincendo i calciatori della bontà del lavoro svolto. Entusiasmi legittimi, tenuti però a freno dallo stesso tecnico piacentino che, nel post partita, ha dispensato complimenti e posto l’accento su quello che non ha funzionato.

Alla fine del girone di andata mancano ancora cinque partite e venerdì sarà subito e nuovamente campionato. Due gare apparentemente abbordabili attendono i giallorossi, Trapani in casa e Livorno in trasferta, prima dei botti di fine anno contro Frosinone, Chievo e Ascoli. Staccare la spina proprio adesso sarebbe un delitto troppo grande e Pippo lo sa bene. Il pallone, allora, potranno anche tenerselo gli altri, a una pratica Strega interessano solo i punti.

Fonte foto: profilo facebook Venezia Fc