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Il consigliere comunale Marialetizia Varricchio interviene nuovamente sullo stato di incuria e degrado in cui versa la città di Benevento.

“Credo sia sotto gli occhi di tutti la situazione a dir poco drammatica che sta vivendo la nostra città sotto il profilo della pulizia di strade e passaggi pedonali e della cura degli spazi verdi e attrezzati. La sporcizia è ovunque, i marciapiedi traboccano di erbacce e rifiuti, le campane di vetro sono ormai sistematicamente adoperate come punto di raccolta di immondizia di ogni genere, gli appositi contenitori non vengono svuotati con la stessa frequenza di prima”.

“La scelta di mandare a casa 21 unità di lavoratori interinali Asia – aggiunge l’esponente Pd – sta producendo i primi, devastanti effetti e sia l’Amministrazione che l’Azienda per l’Igiene Ambientale non solo non riescono a sopperire sul piano operativo a questa defezione, ma neppure sono in grado di incassare la fattiva collaborazione dei cittadini. Molti di loro andrebbero sensibilizzati per l’inciviltà che li contraddistingue, ma sia il Comune che l’Asia non hanno messo in piedi alcuna iniziativa seria per educare le famiglie al rispetto dell’ambiente. Così come nulla è stato fatto per controllare, rilevare e punire la mancata osservanza delle regole: non una telecamera che funzioni, non una sala operativa attiva che possa garantire la sicurezza e fungere da deterrente, non un inasprimento delle sanzioni per chi contravviene”.

“Benevento è una città dove regna l’anarchia civica, morale, stradale, ambientale e comportamentale. In campagna elettorale avevano fatto credere di avere la bacchetta magica e che avrebbero risolto in un sol colpo tutte le criticità, ma addirittura, alle vertenze ancora tutte aperte, si sono aggiunte una serie di scivoloni che non fanno altro che rendere ancora più sofferente la nostra comunità in termini di vivibilità”.

“E’ arrivato – conclude Marialetizia Varricchio – il momento che qualcuno la smetta di guardare sempre indietro, e siccome governa da oltre un anno e mezzo, cominci a prendersi certe responsabilità da cui finora si è sempre tenuto alla larga. Questa apatia ed indifferenza istituzionale si può tollerare su tanti aspetti, ma non sulla quotidianità”.