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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del circolo Pd di Benevento:

“Nel delicato momento economico-finanziario che la città di Benevento e la sua Provincia stanno attraversando, uno dei settori che soffre maggiormente la ripresa è quello turistico-culturale. La rete museale (costituita dal complesso archeologico di Sant’Ilario a Port’Aurea, dal Museo del Sannio e dal Museo Arcos) ha riaperto al pubblico con la lodevole iniziativa della gratuità, ma con pochissime aperture straordinarie.

La Biblioteca Provinciale Antonio Mellusi è aperta, ma priva di gran parte del personale specialistico per ciò che attiene l’immenso lavoro di catalogazione e di servizio alla consultazione, operato in questo momento dal solo personale interno.

A livello comunale, da qualche giorno ha riaperto al pubblico anche il Teatro Romano, al momento in maniera gratuita e contingentata.

Tuttavia, non è chiaro come l’attuale giunta comunale e l’amministrazione provinciale vogliano procedere per applicare la normativa vigente nazionale in materia di riassetto del comparto culturale: contingentamento delle presenze, distanziamento sociale, strumenti di disinfezione sono provvedimenti d’urgenza, ma si rendono necessarie politiche ben più ampie di fruizione integrata.

La fotografia dell’esistente restituisce uno scenario decisamente negativo. E se ciò è, in parte, da attribuirsi alla lenta ripresa di tutto il settore, dall’altra è sicuramente dovuto al fatto che i luoghi non sono stati riaperti per essere valorizzati in tutte le loro potenzialità, con una ricaduta sul tessuto culturale cittadino ancora una volta devastante.

L’impressione è che si stia utilizzando il pretesto dell’emergenza sanitaria per sacrificare professionalità e competenze, in un settore così cruciale come quello della cultura e del turismo, che da solo basterebbe a garantire valore, occupazione ed indotto alla città di Benevento. Alcuni lavoratori, appartenenti a cooperative sociali o meno, pur in presenza di provvedimenti nazionali di sospensione dei licenziamenti, sono stati mandati via alla data del 31 marzo.

La situazione va risolta immediatamente e gli organi politici e amministrativi hanno il dovere di dare risposte: quali piani per il rilancio del comparto? Quali strumenti trasparenti per l’affido di servizi in outsourcing del settore bibliotecario, museale e culturale tutto?

Il Circolo Cittadino del Partito Democratico si augura che il Covid-19 non diventi l’ulteriore motivo per rallentare l’avvio di politiche territoriali chiare e volte alla produzione del bene comune e che quest’anno, che impone necessariamente lentezza e riflessività, non venga sprecato senza pensare al rilancio della politica culturale locale, troppo spesso trascurata”.