- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – La gioia incontenibile di Mazzeo, il coast to coast di Cissé, l’incornata di Ceravolo e il furto beffardo di Falco stavolta non ci saranno. Sono immagini di un passato che il popolo sannita farà fatica a dimenticare, ammesso che ne abbia anche la minima intenzione. Momenti di pura apoteosi, forte adrenalina, emozione. Frammenti di storia, attimi che hanno contribuito a rendere più saldo il legame tra il tifoso del Benevento e la sua squadra del cuore. Negli ultimi due anni il weekend che ci apprestiamo a vivere – l’ultimo di aprile – è stato tutto fuorché banale. 

Nel 2016, il giorno 30, Mazzeo e Cissé stesero il Lecce consegnando alla storia la squadra di Auteri. La Strega ottenne proprio quel pomeriggio la sicurezza matematica di un approdo in serie B che l’intera provincia attendeva da interminabili decenni. Lo scorso anno, poi, quel derby con l’Avellino del primo maggio aveva rilanciato il team di Baroni verso la conquista dell’imponderabile. Una partita perfetta, sulla quale sono ancora ben visibili gli autografi di Ceravolo e Falco. Quel giorno la giostra del gol, dopo settimane di pausa, si rimise in moto per non fermarsi più fino ai play off e dunque alla finale vinta contro il Carpi. 

Quest’anno il Benevento gioca il 29, un giorno prima del confronto di due anni fa e con due giorni di anticipo rispetto alla scorsa stagione. In palio non c’è niente se non l’onore e l’orgoglio di tenere vivo il campionato il più possibile. I giallorossi a Milano hanno già dato una grande dimostrazione di voler dare battaglia a tutti fino in fondo. E nel loro weekend “fortunato” potrebbero tornare ad essere irresistibili. Come lo furono Mazzeo e Cissé per il Lecce, o Ceravolo e Falco per l‘Avellino. Classifica o meno, a restare nel cuore sono sempre e solo le emozioni. Non è mai troppo tardi per regalarsene un’altra.