- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Il campo ha dato un verdetto ed e’ stato in favore del Benevento, ma la sfida di ieri sera ha rappresentato anche un pieno di emozioni arrivate dagli spalti del Vigorito per il derby due tifosi.

Una partenza in sordina per i giallorossi, il settore si e’ riempito via via e ha cominciato a sostenere la squadra sin dalle prime battute. Il resto dello stadio poche volte ha seguito. Certo, in termini di presenze, non sono numeri indimenticabili ma va sempre tenuto in conto l’orario e il giorno, non tutto agevole. Ovviamente e’ la solita scusante parziale. Ma tant’e’. I picchi nei momenti coincidenti con occasioni o fischi arbitrali. Si ha la sensazione che manchi ancora qualcosa per trasformarsi in bolgia. C’e una parte che sostiene, il resto dello stadio che segue ma nn troppo. Senza badare comunque a numeri che non sono da squadra che e’ in lotta per la promozione diretta.

Dall’altra parte, invece, pochi e sparuti. Maiuri e’ stato accolto dagli applausi della tribuna giallorossa. Tutti ricordano ancora con affetto il tecnico dei costieri ed ex giocatore del Benevento.

A gara in corso inizia anche il derby dei tifosi, quelli del Sorrento fanno il loro ingresso al 12′ del primo tempo, annunciati da megafono e torcia accesa, pochi, rumorosi ma compatti. In viaggio anche ieri, come quando giocano in casa del resto

Botta e risposta ma nessun messaggio indirizzato da una parte e dall’altra, ognuno canta per la sua squadra, ci si ignora se non per qualche fischio in occasione di palle gol, fischi arbitrali o cose del genere.

Si ha la sensazione che, comunque, quel torpore iniziale, stia lasciando il campo alla passione. Alla mezz’ora, probabilmente i momenti piu’ significativi di questa sfida tra tifosi.

Appare uno striscione nella Curva Sud dedicato a Maria Letizia, la giovane studentessa di San Leucio che ha perso la vita in un incidente nel Foggiano mentre faceva ritorno a Campobasso. Applausi da tutto lo stadio. Un segno tangibile di quanto i tifosi sanniti siano sentili a fatti del genere, a giovani vite spezzate in modi cosi’ tragici.

Cinque minuti dopo e tutto lo stadio torna ad applaudire ma stavolta per la presa di posizione dei tifosi del Sorrento che indossano pettorine arancioni e cominciano la loro protesta per la mancanza di uno stadio. Un fatto che sta condizionando stagione sportiva e tasche. Contestazione a scena aperta nei confronti del Comune, andare a Potenza, significa giocare fuori casa praticamente sempre.

Segnali forti da una parte e dall’altra, emozioni sugli spalti meno sul rettangolo di gioco dove latitano occasioni, fatte due eccezioni, e gol.

La storia della ripresa e’ ovviamente segnata dall’ondata giallorossa di gol. Gli umori cambiano, i tifosi del Benevento spingono e lo stadio viene coinvolto completamente, sembra quasi di essere tornati a qualche anno fa. Il gol di Ciano serve solo a stappare quella gioia che stava covando e che era pronta a manifestarsi. L’aria stava cambiando e la sfida si stava mettendo finalmente in discesa.

All’11’ altro momento emozionante, appare lo striscione dedicato a Clemente, indimenticata capitano del Benevento, presente sugli spalti del Vigorito per vedere la sfida. Altri applausi a scena aperta e cori dedicati al ‘Pescatore di Perle’.

Ciciretti, altro giocatore che sta dimostrando di essere tornato ai suoi standard, poi, decide di mettere il suo marchio a una sfida sino a quel momento momento. E di fronte a Clemente dimostra anche lui, in quanto a perle ne sa scovare di incredibili. La rete del raddoppio e’ una parabola perfetta, una sinfonia in un concerto da camera, la pennellata del miglior pittore, o semplicemente la soluzione del calciatore di qualità. Esplode il Vigorito. 

I tifosi del Sorrento non si scompongono, cantano e continuano a farlo mentre la sfera va a piazzarsi all’incrocio e lo fanno senza le maglie, segno che la passione per la propria squadra e’ capace di far sopportare anche le temperature di febbraio, non freddissime per carità, ma da malanno a petto libero.

Il finale non ha grandi spunti dagli spalti, l’inerzia e’ pressoché definita. Gioia da una parte, canti continui e festeggiamenti per le altre due reti che allargano il divario: Bolsius e Simonetti.

La festa finale e’ l’esplosione di gioia per i tre punti, per una prestazione eccellente specie nei secondi 45′ e una seconda piazza che autorizza a sognare.

Dall’altra parte, applausi per un Sorrento che ce la sta mettendo tutta, la squadra risponde ai tifosi. Resta il solo Maiuri di fronte ai suoi tifosi, ci mette la faccia in una caduta del genere e questo viene apprezzato.