- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Valentino Soreca, Coordinatore Regionale Associazione Radici, sulla questione Benevento Città Spettacolo, in scena da domani lunedì 24 Agosto.

Pregiatissimo sindaco Mastella, mi sia consentito di porle alcune domande che esulano dalle sterili e solite polemiche ma che, a parer mio, sono di importanza a dir poco “vitale”:
1) Come ha potuto, proprio Lei che non ha mai smesso di “profetizzare” il ritorno del virus (Covid) in città e nel Sannio, permettere che si proseguisse con la programmazione ed organizzazione della 41^ edizione di Città Spettacolo pur ”annunciando” e “prevedendo” la possibilità di una nuova emergenza sanitaria locale dal momento che lo stesso Governo non ha mai interrotto lo stato di emergenza nazionale?
2) Come è potuto essere (a parer mio) così avventato, disavveduto, incauto, malaccorto, malavveduto, sbadato, sconsiderato, sprovveduto ed inavveduto, da sottovalutare quanto da Lei stesso continuamente comunicato (il ritorno del virus) sia attraverso la Sua pagina Facebook che a mezzo della stampa scritta e parlata (oltre che continui ed insistenti avvisi telefonici, spesso poco graditi dai riceventi).
3) In base a quale considerazione, Lei che, quando l’intera provincia sannita era Covid-free, ha vietato feste di centenaria tradizione popolare locale, come quella della Madonna delle Grazie e feste rionali, come ad esempio il Corpus Domini al viale Mellusi, oggi, che in città e provincia il contagio è in costante aumento, sembra sottovalutarne ogni rischio reale?
4) Come può ignorare che i casi di Covid sono in continua crescita non solo nel Sannio ma ancor più nella regione, sapendo che alcuni eventi richiameranno migliaia di giovani e meno giovani da tutta la Campania ed oltre?
5) Chi garantirà che degli asintomatici o anche chi con l’utilizzo di medicine abbassi la propria temperatura corporea, non passi al controllo della “misurazione”?
6) Oltre alla temperatura, all’ingresso sarà richiesto anche di esibire un documento di identificazione che consenta di “intercettare” con la massima precisione e sicurezza (prevedendo furbetti) gli spettatori presenti, paganti ed invitati, in caso di una malaugurata necessità?
7) Chi saranno (oltre Lei) i responsabili (civilmente e penalmente) di un eventuale “contagio di massa”?
8) In quale atto, delibera, determina ordinanza o contratto di servizio, vengono indicati i nomi ed i compiti di coloro che dovranno garantire che tutto si svolga nel rispetto delle norme e nella totale garanzia sanitaria?
9) Come si è pensato di evitare la prevedibile calca umana all’esterno della “recinzione” e chi sarà preposto ai controlli (mascherine ed assembramento) delle persone che, presagibilmente, intorno ad essa si raduneranno?
10) Come mai, Lei che è la massima autorità sanitaria locale, non ha ritenuto imprescindibile la sicurezza sanitaria a fronte di un evento ludico popolare?
** Anche a Lei riuscirà di comprendere che sia all’ingresso che all’uscita, per rispettare le norme sulla distanza di sicurezza, si dovrebbe prevedere (per mille persone) una fila lunga un chilometro e mezzo con il presumibile rischio che la stessa distanza non sarà rispettata.
Come può leggere non mi sono lasciato andare in facili polemiche su una sua ipotizzabile occasione di visibilità politica (di fronte ad un bagno di folla) in occasione del periodo elettorale (su questo mi affido alla sua coscienza).
Come può leggere (lei e i destinatari per conoscenza) mi sono limitato solo a chiederle con quale criterio di governo cittadino e di criterio logico assennato, lei, oltre ad aver permesso che si proseguisse nella progettazione e realizzazione dell’evento (seppur lo stato di emergenza sanitaria nazionale non sia stato mai revocato), ancora non valuta che l’evento, sul quale le pongo le domande, possa essere considerato un serio rischio di “contagio di massa” (pandemia locale).
Ariano Irpino avrebbe dovuto insegnare molto (basterà un solo caso che sfugge e …)
Non oso immaginare il numero dei contagiati ed una intera città in quarantena, nella caso di necessità nel dover sottoporre a controllo non solo le migliaia di persone presenti ma anche quelle che nei giorni successivi (periodo di incubazione) da esse saranno state frequentate.
Nel massimo rispetto del ruolo (che ogni destinatario ricopre) chiedo di valutare, con urgenza, la decisione di annullare l’evento della 41^ edizione di Città Spettacolo in programma a Benevento“.