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Benevento – Aveva invocato il giudizio del campo Pippo Inzaghi e il verdetto è stato impietoso. Nella partita che avrebbe dovuto sancire la rinascita e la ripartenza del Benevento, lo Spezia di Vincenzo Italiano rifila una vera e propria lezione alla Strega. I liguri dominano e vincono con merito lo scontro salvezza del “Vigorito”, rifilando altre tre reti ai giallorossi. Nonostante le defezioni, le aquile spadroneggiano in lungo e in largo, sfruttando al meglio qualche scelta tattica discutibile sul fronte opposto e mettendo a nudo tutti i limiti e le debolezze della formazione di Inzaghi. Un Benevento che ha confermato il momento di involuzione, continuando a muovere preoccupanti passi indietro. Con Fiorentina e Juventus dopo la sosta, il calendario torna a farsi in salita e servirà molto più di un confronto a cena per destare la squadra dal proprio preoccupante torpore.

La partita – Inzaghi cambia modulo rispetto a Verona, il tecnico giallorosso sceglie il 4-4-2 regalando la prima maglia da titolare della stagione a Sau. Assetto tattico confermato per Italiano, liguri in campo con il 4-3-3 con Nzola a guidare l’attacco.

Subito un inconveniente per i padroni di casa. Foulon deve abbandonare il campo al 14’ per infortunio, dentro Maggio con Letizia che trasloca a sinistra. Effettuato il cambio, lo Spezia ha la prima occasione del match ma Nzola manca l’appuntamento con la sfera e con il gol. Gli ospiti sono padroni del gioco e mentre Inzaghi ordina di tornare al 4-3-3 arriva il vantaggio. Agudelo apre a destra per Ferrer, traversone dello spagnolo e sul secondo palo irrompe Pobega. Palla in rete e dalle parte di via Santa Colomba qualcuno avrà forse rimpianto di non aver preso in prestito il ragazzo scuola Milan. Il gol subito ha almeno il merito di svegliare finalmente il Benevento. Provedel prima si salva grazie al palo sul rasoterra di Lapadula e poi respinge la conclusione di Sau. E’ ancora lo Spezia, però, ad andare vicino al gol. Gyasi recupera palla sul fondo sottraendola a Maggio, scarico per Ricci e appoggio per Bastoni che di sinistro spedisce a lato di un nulla. Rischiano i padroni di casa e nel finale di primo tempo vengono graziati da una conclusione fiacca di Gyasi. 

Inzaghi prova a dare la scossa a inizio secondo tempo scommettendo sul dinamismo di Improta al posto della fisicità di Dabo. E’ la Dea Bendata, però, a venire in soccorso del Benevento. Altro errore di Letizia, Agudelo gli sfila la palla, si accentra e dai venti metri timbra la traversa a Montipò battuto. Salvata la pelle, i sanniti tornano a risalare il campo ma è solo un’illusione. Un errore tra Schiattarella e Ionita regala palla a Gyasi, il ghanese arriva sul fondo e crossa per Nzola, conclusione sporca e Montipò è battuto per la seconda volta. Sparisce dal campo il Benevento, Montipoò salva su Estevez rimandando solo l’inevitabile. Dal successivo tiro dalla bandierina Nzola salta in testa a Schiattarella servendo il tris. La partita di fatto termina qui, due lunghe settimane attendono adesso i giallorossi. 

Benevento-Spezia 0-3

Reti: 29’pt Pobega, 20’st Nzola, 25’st Nzola

Benevento (4-4-2): Montipò; Letizia (30’st Barba), Glik, Caldirola, Foulon (14’pt Maggio); Insigne, Schiattarella (30’st Tello), Ionita, Dabo (1’st Improta); Lapadula, Sau (30’st Moncini). A disp.: Manfredini, Lucatelli, Basit, Viola, Di Serio, Hetemaj, Pastina. All.: Filippo Inzaghi

Spezia (4-3-3): Provedel; Ferrer, Terzi, Chabot (45’pt Dell’Orco), Bastoni (30’st Marchizza); Estevez (37’st Agoume), Ricci (37’st Mora), Pobega (30’st Sena); Agudelo, Nzola, Gyasi. A disp.: Krapikas, Deiola, Ismajli, Vignali, Piccoli. All.: Vincenzo Italiano

Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna

Assistenti: Filippo Valeriani di Ravenna e Daniele Marchi di Bologna

Quarto uomo: Antonio Di Martino di Teramo

Var (AVar): Marco Di Bello di Brindisi (Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia)

Ammoniti: Improta, Maggio, Caldirola per il Benevento, Bastoni, Agudelo, Estevez per lo Spezia

Note – Recupero: 2’pt, 0’st