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Benevento – Se è vero che tre è il numero perfetto, allora a Inzaghi conviene sperare che si riveli tale anche sabato pomeriggio. Sarà infatti la terza volta che incrocerà il collega Boscaglia dopo il precedente del girone di andata e quello ai tempi in cui guidava il Venezia. Esiti? Una sconfitta e un pareggio, manca dunque all’appello solo la vittoria. Eppure il 29 settembre scorso la gioia da tre punti sembrava a un palmo di naso. I giallorossi si erano portati in vantaggio con Kragl, ma furono raggiunti a otto minuti dal termine da un gol di Sernicola, abile a sfruttare una punizione dalla destra di Paolucci.

Nel Venezia-Brescia dell’8 aprile 2018, invece, andò addirittura peggio. L’attuale tecnico dei liguri guidava il Brescia, invischiato nella lotta salvezza, mentre i lagunari di Superpippo andavano a caccia di pesantissimi punti play off. Finì 2-1 per le rondinelle, che si imposero a domicilio trascinate dalle reti di Andrea Caracciolo e Dimitri Bisoli. Inutile, per i padroni di casa, il momentaneo pareggio di Modolo

Ciò che l’Entella rappresenta per il Benevento, Boscaglia è per Inzaghi: una piccola bestia nera da scacciare. Il club di Chiavari risulta infatti l’unico a non essere mai andato ko con la Strega tra quelli affrontati più di due volte nell’esperienza in serie B. Contro i biancocelesti i sanniti non sono mai andati oltre il pareggio (due segni ‘ics’ e un ko in tre precedenti), situazione decisamente simile a quella che lega Inzaghi all’allenatore di Gela.

Curioso, poi, che sia stato proprio Boscaglia a contribuire a uno dei colpi di mercato più importanti della storia recente del Benevento. L’episodio risale al primo incrocio nel Sannio. Primo ottobre 2016, in Campania si affrontano il suo Novara e la Strega di Baroni per il settimo turno di campionato. Gara sbloccata da Chibsah che segna l’uno a zero nel finale della prima frazione, poi il Novara prende campo e va all’assalto del pari nella ripresa. Intorno al 60′ dalla panchina dei piemontesi si alza Nicolas Viola, che fa il suo debutto assoluto al Vigorito. Aveva addosso un’altra maglia, ma dal gennaio successivo la storia cambierà. Sia per lui che per il calcio beneventano.