Benevento – E’ il momento della chiarezza perchè tante sono state le voci, anche incontrollate, che hanno alzato un polverone attorno all’azienda, l’Energreen, che potrebbe iniziare il suo lavoro di smaltimento rifiuti (110 mila tonnellate di umido) in zona ponte Valentino con un grande impatto sulla filiera presente nell’area. Da una parte il consigliere Ruggiero che ha mosso perplessità, dall’altra l’Asi che, invece, ha convocato in fretta e furia un conferenza per fare un po’ di ordine sulla questione.
“Probabilmente – inizia Luigi Barone – Ruggiero non ha letto la delibera. Inoltre vorrei sapere in che veste è intervenuto considerando che ha qualche conflitto di interesse da risolvere. Devo precisare che l’azienda in questione ha acquistato il capannone quando io non ero ancora presidente. Superiamo anche questo aspetto, Ruggiero dovrebbe sapere che l’autorizzazione è di competenza della Regione e non nostra. Noi possiamo dare solo l’assenso o meno ma siamo andati anche oltre perchè abbiamo fissato quattro paletti che devono essere rispettati, altrimenti il tutto non è fattibile. Insomma devono essere verificate tutte le certificazioni. Se solo Ruggiero avesse letto i documenti avrebbe evitato una brutta figura. La nostra linea è chiarissima, senza il rispetto dei criteri e la valutazione è stata affidata all’Università degli Studi del Sannio, non si può fare nulla”.
A confermare questa posizione c’era anche Aurelio Grasso, vicepresidente del Consorzio che, poi, ha anche allargato il raggio.
“La legge regionale affida l’area del trattamento rifiuti e questa è una questione politica e se fosse stata risolta politicamente, si sarebbe risolto ogni equivoco. Purtroppo la politica non si assume le sue responsabilità, specie sulle questioni spinose. Da tempo si conosceva questa situazione ma nessuno ha parlato. Voglio ribadire che Asi non dà autorizzazioni, lo fa la Regione. Non bisogna far cadere le responsabilità su chi non le ha. Anzi, voglio anche dire a Ruggiero che avrebbe potuto sollecitare la politica visto che ne fa parte”.
