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“Quello che sta succedendo alla Rocca è praticamente assurdo, chiederemo immediatamente la dichiarazione presentata dall’Avv. Boccalone con la quale ha accettato l’incarico di dirigente alla Provincia di Benevento. Siamo al paradossale, una sorta di spirale in cui troviamo atti ed atteggiamenti la cui liceità è in forte dubbio.La nomina dell’avv. Boccalone, riproposto nuovamente da Presidente Di Maria, ci appara come una forzatura che per alcuni aspetti ha il senso della sfida”.

Parole forti quelle di Giuseppe Antonio Ruggiero, capogruppo PD alla Provincia di Benevento

“Voglio ricordare – ha proseguito Ruggierocome l’Anac definì nullo l’incarico concesso a Boccalone quale Direttore Generale della Provincia, il quale si dimise qualche attimo prima dell’acquisizione al protocollo della sentenza.

Sentenza che interdiceva anche il Presidente della Provincia a deliberare nomine per tre mesi. Provvedimento mai assunto da maggio ad oggi, considerato che la Provincia di Benevento è sprovvista di un regolamento che disciplini il procedimento di intervento del potere sostitutivo in caso di inibizione dai poteri di nomina del Presidente, come disciplinato dalla legge Severino.

Di Maria ha portato una sola volta in consiglio provinciale una proposta per tale regolamento, ritirandola successivamente quando il gruppo del Partito Democratico fece notare che, all’interno di essa, mancavano i tempi per la conclusione del procedimento.

Il Presidente Di Maria Utilizzando questo vuoto regolamentare immediatamente nominò direttore generale la dott.essa Dovetto, segretaria e responsabile dell’anticorruzione della Rocca, nuovo direttore generale della Provincia di Benevento la quale bandì immediatamente il concorso a cui ha nuovamente risposto l’avv. Boccalone, successivamente nominato dirigente dal Presidente della Provincia.

Un presidente fondamentalmente interdetto che continua a rinominare le stesse persone, questo è il dato politico della questione.

Chiederemo immediatamente copia degli atti prodotti dall’Avv. Boccalone, considerato che la legge Severino disciplina anche l’inconferibilità  per coloro che siano stati oggetto di incarichi nulli, come successo proprio all’avv. Boccalone che, anche se dimettendosi, è stato pur sempre protagonista di un incarico alla Rocca successivamente definito nullo dall’Autorità Nazionale per l’anticorruzione.

Questi ultimi mesi di mandato del Presidente Di Maria, che lascerà a maggio 2022, saranno caratterizzati da un fortissimo scontro considerato che su tantissimi atti, come ad esempio mutui e concorsi, esiste un fortissimo dubbio di legittimità”.  

Il Presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria ha risposto alle accuse di Ruggiero:

“Leggo dagli Organi di Stampa del 18 u.s. dichiarazioni del Consigliere provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero a commento della nomina dell’avv.to Nicola Boccalone a dirigente del Settore Amministrativo Finanziario.

Contesto punto per punto le asserzioni del Consigliere in quanto le stesse sono basate su presupposti erronei e sul completo travisamento dei fatti e degli stessi contenuti normativi.

  1. L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), al contrario di quanto afferma il Consigliere Ruggiero, non ha emesso il 23.3.2021 alcuna “sentenza”, ma piuttosto una “delibera” (che è altra cosa) con la quale accerta la inconferibilità (e non la “nullità”, come dichiara Ruggiero) del precedente incarico da me affidato all’avv.to Boccalone di Direttore Generale della Provincia.
  2. L’allora Direttore Generale Boccalone si dimise dall’incarico ben quattro giorni dopo e non “qualche attimo prima” la notifica al Protocollo generale della Provincia della deliberazione dell’Anac innanzi ricordata.
  3. Non è affatto vero, come afferma il Consigliere Ruggiero, che in conseguenza di quella deliberazione dell’ANAC, al Presidente della Provincia fosse stato inibito il potere di nomina per tre mesi:  di fatto, il Responsabile dell’Anticorruzione e Segretario Generale della Provincia dott.ssa Maria Luisa Dovetto, non avendo dichiarato la nullità della nomina dell’avv.to Boccalone, non ha nemmeno inibito il potere di nomina al Presidente.
  4. Se è vero che il Consiglio Provinciale nel 2021, come dice il Consigliere Ruggiero, ancora non aveva emanato dal 2013 il Regolamento per la disciplina dei casi di nomina e di nullità, mi chiedo perché lo stesso Consigliere, all’epoca Capogruppo del Partito di maggioranza al governo con Cimitile, prima, e Ricci, successivamente, mai si sia adoperato per ottemperare all’adempimento di cui oggi avverte con tanta angoscia la mancanza. Il sottoscritto ha, invece, proposto nella seduta del Consiglio provinciale del 20 luglio scorso un testo regolamentare per riempire quel vuoto. In quella seduta, la minoranza, e dunque lo stesso Ruggiero, chiese una modifica alla proposta: io ritenni opportuno valutare gli emendamenti dell’opposizione e, posso assicurare, che il testo, così emendato, sarà portato nella prima seduta utile in discussione in Consiglio.
  5. Ma, invero, del tutto fuori dalla realtà sono le ultime dichiarazioni del Consigliere Ruggiero. Quelle, ad esempio, secondo le quali il Segretario Generale dott.ssa Maria Luisa Dovetto sarebbe stata da me nominata Direttore Generale, “approfittando del vuoto normativo” testè descritto. Si tratta di un’affermazione infondata, grave e spiacevole perché denota che il Consigliere vive in una dimensione spazio-temporale tutta sua. E’ facile verificare che mai alcun provvedimento di nomina è stato da me emesso a copertura del profilo di Direttore Generale, tantomeno in capo al Segretario Generale Dovetto.
  6. Quanto alla dichiarazione del Consigliere circa il bando di concorso per dirigente amministrativo finanziario, è evidente la sua capziosità perché, a bella posta, essa travisa i fatti: il concorso di che trattasi fu infatti avviato (ed è facilmente riscontrabile) a seguito di una delibera del Consiglio Provinciale del 2020 molto prima dunque che fosse accertata la inconferibilità da parte dell’Anac del Direttore generale.
  7. Infine, il Consigliere Ruggiero dichiara la illegittimità di molti atti e provvedimenti da me firmati. E’ un’affermazione infamante finalizzata ad insinuare sospetto e discredito sulla mia persona. Del resto, non un solo straccio di argomentazione, di prova, di documentazione viene presentata a corredo.

Considerato quanto accaduto ed al fine di tutelare l’immagine della Presidenza della Provincia, ma anche e soprattutto della struttura tecnica, motore Amministrativo, ho dunque dato incarico all’Avvocatura Provinciale per sporgere formale querela contro il Consigliere Ruggiero ed il gruppo PD alla Rocca dei Rettori e dato contestuale incarico ai miei legali di fiducia per valutare l’esistenza degli estremi per una azione di danno in sede civile”.