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Attività di prevenzione in tema di incendi quella intrapresa dal Comune di Bonea. 

L’Ente guidato dal Primo Cittadino Giampietro Roviezzo, infatti, ha emesso apposita ordinanza – la numero 7 del 24 giugno – con la quale si fa divieto di porre in essere condotte che possano essere potenzialmente rischiose in quanto favorenti lo sviluppo di roghi. 
Dal 15 giugno fino al 30 settembre, quindi, è fatto divieto, in prossimità di cespugli, terreni agrari e cespugliati di accendere fuochi di ogni genere, usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producano faville. Disco rosso, ancora, per il parcheggio a ridosso di erba secca, accensione di fuochi pirotecnici o, ancora, per ulteriori condotte quali gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi. 
Prescrizioni che possono anche suonare superflue ritenendosi che determinati comportamenti dovrebbero appartenere naturalmente alla sfera del buon senso. 
La realtà dei fatti, tuttavia, dice il contrario e, in particolare, che al netto di situazioni dolose – leggi alla voce piromani – molti degli eventi incendiari sono da ricondurre, nella relative matrice, ad incredibili leggerezze. 
L’ordinanza comunale, proseguendo, prevede anche indicazioni per quel che riguarda le cosiddette fasce di rispetto. Intendendosi, per quest’ultime, quelle fette di terreno che i relativi proprietari devono mantenere sgombre da vegetazione e sterpaglie varie. 
Solitamente si tratta delle “strisce” prossime a strade pubbliche e, a seconda del caso, l’area da mantenere pulita può avere un’ampiezza, in termini di metri, più o meno ampia. 
Quanti non dovessero autonomamente provvedere a dette attività saranno sostituiti nell’adempimento dell’Ente comunale che procederà di proprio pugno e, quindi, in danno del cittadino.