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“Non mi umilia giocare in serie B ma farlo sulle tombe dei nostri cari”. Massimo Cellino, presidente del Brescia, torna a parlare della possibile ripresa dei campionati ai microfoni dell’Unione Sarda e di Radio24. Il patron delle rondinelle non ha alcuna intenzione di far scendere i suoi in campo in caso di ripresa delle operazioni e si dice disposto ad accettare la retrocessione senza intentare cause: “Il Brescia è ultimo in classifica meritatamente, ho fatto degli errori immensi che non sono da Cellino e li ho fatti con un giocatore e un allenatore. Chi sbaglia, paga. Se dovessi retrocedere lo fare a testa alta perché non tutti hanno il bilancio come il mio e si nascondono dietro al coronavirus”, dice all’Unione Sarda

Al quotidiano isolano però il massimo dirigente avanza anche un’altra ipotesi parlando del Benevento: “Se Vigorito dice che la sua squadra in B ha 20 punti di vantaggio, bene, benissimo, diamogliene altrettanti di bonus quando inizierà la nuova stagione. E così pure al Monza in C e agli altri. Non vedo altra via d’uscita. Il 30 giugno tra l’altro scadono tutti i contratti dei calciatori e i bilanci delle società. Come si può giocare a luglio?”.

Concetti rimarcati anche ai microfoni di Radio24: “Dopo il 30 giugno non posso andare avanti, ho i contratti in scadenza e non esiste spostare i bilanci. Bisogna garantire 700 milioni alle banche entro quella data, non facciamo coglionerie.  A livello mondiale i bilanci chiudono al 30 giugno, ci sono conti, obblighi diriscatto, trasferimenti, anticipi di diritti tv, come si fa a ipotizzare che si possa andare oltre il 30 giugno? Qualcuno ha preso persino l’anticipo del paracadute! Io parlo del sistema calcio, ho inventato io il paracadute e non ne ho mai preso uno. A testa alta me ne vado meritatamente in Serie B, perché ho fatto troppe cagate quest’anno, ma è l’unico modo per salvare il calcio”