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Benevento – Quando il fatidico bottone è stato premuto, sono stati in tanti a guardarsi negli occhi con espressione stupefatta. Non per ciò che avevano visto, ma per ciò che non era accaduto. Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, aveva appena inaugurato il nuovo sistema di illuminazione dell’Obelisco Egizio di piazza Papiniano, ma poche cose sembravano cambiate. Certo, un gioco di luci e ombre, un intreccio di chiaro-scuro, ma poca roba rispetto alle aspettative.

Ci è voluto qualche secondo per capire che era tutto previsto: il meglio doveva ancora arrivare. Una tattica studiata ad arte per far salire l’attesa verso lo straordinario. E’ stato Filippo Cannata, ideatore del sistema di luci finanziato dalla famiglia Della Valle, a muovere i fili di un capolavoro. Con un secondo gioco di luci – questo sì, molto coinvolgente – l’attenzione dei presenti è stata catturata in un millesimo di secondo. Giusto il tempo di veder proiettata l’ombra dell’Obelisco sulla facciata di Palazzo Paolo V. Poi, come per magia, tutti i geroglifici del monumento sono apparsi in quell’ombra, tradotti simultaneamente con un’animazione ai limiti del reale. Allora si, lo stupore è diventato quello fedele alle aspettative del “pre”. Uno spettacolo per gli occhi che potrà essere anche personalizzato. Cannata, infatti, ha annunciato che tutti – collegandosi a un sito internet che verrà reso noto – potranno inserire il proprio nome e vederlo proiettato sulla facciata di palazzo Paolo V tradotto nelle antiche scritture egizie. Una sottigliezza, un passo avanti. L’antipasto al concerto di Arbore che chiude una notte mistica e suggestiva.