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Benevento –  Arte, musica, aggregazione, socialità e lotta politica. Il primo Bruja Negra Fest ha funzionato. Il music art festival, svoltosi ieri nel centro storico di Benevento, ha radunato a Piazza Vari diversi giovani, giovanissimi e tanti curiosi e appassionati. Un festival autofinanziato e fortemente voluto da associazioni del territorio, esercizi commerciali e differenti soggettività sociali, politiche e culturali della città che in una simbolica data come quella del 25 aprile, giornata di resistenza, memoria e lotta antifascista hanno ripreso la piazza unendo persone e idee contro la logica dell’esclusione e dell’intolleranza.

Dunque, politica, socialità e tanta musica. Fin dalle prime ore del pomeriggio si sono alternativi sul palco del Bruja Fest diversi gruppi musicali della scena beneventana e campana. Rock, folk ma anche blues e rap, un variegato universo artistico e musicale ben rappresentato ieri da da Hyena Ridens, Squeamish Factory, Cheap Sunglasses Blues Band, passando per Shark Emcee, TAMBURO, Undergrinder, H5N1 Official Okrim aka Sanji, Dany Trex Rant & Alderson Nadir EKrecords per chiudere con Gianfrancesco Cataldo e la  Rua Catalana.

Un’iniziativa positiva che potrebbe anche essere riproposta. Un base per “riprendere il cammino”. Tema riproposto più volte durante la giornata. Dall’arte, la musica, la cultura, la tolleranza e le radici comuni, riprendere il cammino per la rivitalizzazione sociale e la valorizzazione degli spazi comuni della città.