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Benevento – Giornata di vigilia per il Benevento che domani affronterà lo Spezia al Vigorito (ore 15). Cristian Bucchi ha parlato in conferenza affrontando vari temi e analizzando il momento della squadra: 

Post-Cremona – “Quando ho detto che la squadra allo Zini mi è piaciuta mi riferivo solo all’atteggiamento che non è stato confusionario come quello visto a Livorno. Con la Cremonese abbiamo sbagliato solo i sei secondi finali, questo era il mio ragionamento. Ma Cremona rappresenta già il passato in ogni caso”

Avversario – “Affronteremo una squadra che non ha pressione, lo Spezia verrà qui a giocarsela. Abbiamo lavorato bene questa settimana, mi aspetto una bella partita. Il Benevento può e deve fare il suo che vuol dire fare gioco, concedere poco e creare tanto. Attendo risposte positive”

Continuità – “La continuità era fondamentale e per tre mesi l’abbiamo trovata. Se abbiamo fatto cose positive è frutto di questo, ora abbiamo perso continuità a causa di due prestazioni diverse tra loro e non soddisfacenti. In questo momento ci attendono dieci finali secche, da novanta minuti ciascuna. Dobbiamo portare avanti le nostre idee e provare a sfruttarle in base agli avversari. Le mie scelte saranno orientate alla condizione dei nostri calciatori e a quelli che sono i difetti degli avversari”. 

Centrocampo – “Il centrocampo è il reparto in cui abbiamo fatto più cambiamenti, ma questo è stato dovuto anche alle assenze, alle squalifiche, agli infortuni. Poi abbiamo cambiato qualcosa sugli esterni, ma di base abbiamo avuto sempre una continuità. Poi è normale che devi cercare anche il tipo di partita da fare. La partita di Cremona era contro una squadra che ci aspettava nella sua metà campo, quindi mi serviva un giocatore di tecnica e qualità come Viola e poi Vokic. A Livorno mi servivano giocatori che creassero situazioni tra le linee, ma la partita non mi ha dato ragione. Però è facile valutare dopo le scelte, all’allenatore spetta il compito di scegliere prima che le cose accadano. Mi aspetto che se un giocatore viene utilizzato anche solo tre minuti dà il massimo.

Equilibrio – “Siamo arrivati a questo punto della stagione con i nostri pregi e i nostri difetti, bisogna continuare a lavorare con grande equilibrio. Non dovevamo esaltarci dopo una grande vittoria con il Pescara e non dobbiamo abbatterci adesso”.

Personalità – “Non credo sia un discorso di mancanza di personalità. Capita durante l’anno di sbagliare due o tre partite su 38. Capita alla Juventus e capita alle squadre di questo campionato. Hanno sbagliato il Palermo, il Pescara e altre. A Cremona il campo era impraticabile, l’atteggiamento avversario anche in base al campo e alle nostre caratteristiche è cambiato. Era una partita di attacco su un campo impraticabile. Abbiamo sbagliato a prendere gol, avremmo meritato almeno un punto. Non è un momento di crisi, è normale che uno le debba valutare. Bisogna avere equilibrio, poi i novanta minuti spesso non lo danno, ma l’equilibrio deve restare al di là dei risultati. Siamo a tre punti dalla serie A diretta, non c’è da essere preoccupati”.  

Sacrificio – “A volte i novanta minuti non rendono giustizia ai nostri tifosi, alla società che spera in qualcosa di positivo, ma soprattutto ai calciatori. Non ho mai trovato un gruppo così, li vedo lavorare tutti i giorni. Molti di loro entrano in campo con antidolorifici, infiltrazioni, dolori. Nessuno di loro se ne è mai lamentato. Se si sbaglia qualcosa le responsabilità sono mie, fidiamoci di loro. Se c’è qualcosa che non va, sono io a metterci la faccia. Li alleno da otto mesi, se le cose non vanno le responsabilità sono mie”. 

Caldirola – “Sta meglio, lo valuteremo grazie anche al nostro staff medico che è straordinario. Valuteremo se schierarlo o meno domani”.

Reazione – “Non paragonerei questa gara a quella con il Perugia all’andata. Lì eravamo in difficoltà anche a livello di infortuni, oltre che di modulo. Ora invece abbiamo una nostra identità. Ora dobbiamo indirizzare questa tendenza nel modo positivo. Dobbiamo cercare di non sbagliare l’atteggiamento. Quello mi interessa, voglio vedere una squadra che lotta sempre col coltello tra i denti”. 

Scelte – “Viola e Crisetig insieme per rispondere a qualcuno? Assolutamente no. L’ho fatto giocare perché lo avevo visto molto bene. Abbiamo trovato un buon equilibrio con Crisetig, ma è un calciatore che ovviamente non può arrivare in area di rigore. Servono giocatori che si inseriscano, e i più adatti sono Buonaiuto e Bandinelli. A Cremona non avevamo molti spazi da attaccare, quindi ho preferito un giocatore con un buon tiro e che con la tecnica potesse far uscire fuori gli avversari. Crisetig e Viola possono giocare insieme se la gara non è intensa, ma in un determinato contesto possono coesistere”.

Detttagli – “Con il Pescara, nonostante avessimo meritato la vittoria, se Volta non avesse fatto quello smarcamento avremmo parlato di un pareggio. I dettagli fanno la differenza, a Cremona abbiamo sbagliato in questo. Non siamo stati concentrati fino alla fine. Bisogna essere dei killer, essere perfetti sotto ogni punto di vista. Non saremo meravigliosi, ma abbiamo delle caratteristiche da sfruttare fino in fondo, contro ogni avversario. Quando succedono queste cose l’allenatore vorrebbe sprofondare. Tutto quello che fai viene messo in discussione da un episodio, va tutto al vento. Questi sei secondi di Cremona non possono condizionare i precedenti 8 mesi”. 

Mancanza di gol – “Puoi trovare qualche difficoltà a livello di manovra, quando il gol non arriva con continuità si devono trovare alternative”. 

Tuia e Costa – “Il risentimento muscolare di Tuia è qualcosa da valutare post-Spezia, per Costa è stato un affaticamento muscolare, non sarà della partita domani ma alla ripresa sarà in gruppo”.