- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Uno strano scherzo del destino. Sarà infatti il Perugia a segnare il futuro di Cristian Bucchi sulla panchina del Benevento. Una gara alla quale il tecnico romano avrebbe voluto approcciare in maniera sicuramente diversa. Una sfida al passato affascinante e, soprattutto, decisiva. Reduci da due sconfitte, intervallate dal beffardo pareggio di Carpi, i giallorossi sono chiamati a reagire per evitare un avvenire che appare essere già scritto. Il ritiro è stato un atto quasi dovuto per una squadra dallo stentato rendimento e che ha come obiettivo quello dell’imminente ritorno in serie A dopo la deludente retrocessione dell’anno passato.

Sette punti di ritardo dalla capolista Palermo, cinque dal Pescara secondo. Un gap ampiamente colmabile, a patto di ritrovare il vero Benevento e non certamente la squadra ‘ammirata’ nelle ultime uscite. Una formazione incapace di dominare le partite e di reagire davanti al primo episodio negativo. Troppo poco per le ambizioni della Strega. Ed ecco, allora, come la sfida col Perugia assume di colpo un’importanza rilevante. Fallire anche contro la compagine di Alessandro Nesta metterebbe la società di via Santa Colomba davanti alla concreta possibilità di prendere una decisione forte, alla luce anche dell’impegnativo finale di girone di andata che attende Viola e compagni.

Palermo, Verona, Crotone e Brescia sono solo alcuni degli avversari che i giallorossi si ritroveranno davanti da qui alla sosta invernale che porterà con sé anche l’apertura del calciomercato. Gare importanti e dall’alto coefficiente di difficoltà, da affrontare o meno con Bucchi in panchina si deciderà sabato prossimo. L’allenatore romano dovrà vincere e farlo in maniera convincente proprio contro la squadra a cui deve tutto. Fu il Perugia di Luciano Gaucci a puntare su un giovane attaccante fino ad allora protagonista in Eccellenza con la maglia del Settempeda, permettendogli di coronare il sogno di diventare professionista. Ed è stato lo stesso Perugia a scommettere con decisione sul Bucchi allenatore, mettendogli a disposizione una panchina di serie B dopo l’esperienza in C con la Maceratese. Una panchina che l’ex attaccante adesso dovrà tenersi stretta per evitare il secondo esonero consecutivo dopo quello subito al Sassuolo. Dalla sfida con il passato, insomma, dipende il futuro di Bucchi. Almeno quello in giallorosso.