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Benevento – “Bullyface, lo sport e la scuola sconfiggono il bullismo” é il titolo del convegno organizzato dall’Unione Sportiva Acli presso il Seminario Arcivescovile di Benevento alla presenza delle massime autorità civili e religiose di Benevento. Anche alcune scuole della Provincia hanno avuto l’opportunità di poter assistere al confronto: erano presenti alcune classi del Liceo scientifico statale Gaetano Rummo, dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Lucarelli e dell’Istituto Superiore Rampone. 

Secondo i dati attinenti alle denunce presentate presso la Questura, limitatamente alla Provincia di Benevento, il fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo è quasi inesistente; nonostante ciò il Questore di Benevento, Giuseppe Bellassai ha aggiunto: “Questi dati sono molto poco significativi poichè le vittime tendono a chiudersi in se stesse e non denunciare. Il mio invito ai ragazzi è di esprimere i propri disagi agli adulti, perchè questo è l’unico modo per uscire da queste situazioni che potrebbero incancrenirsi e portare a conseguenze persino tragiche”.

Il sindaco Clemente Mastella ha sostenuto la necessità di fare comunità, attraverso un appello alle famiglia e alla scuola, che devono collaborare per controllare questa tecnologia avanzata che finisce per annichilire la mente, portando a forme devastanti le soggezioni dell’uno rispetto all’altro, inoltre ha ribadito che: “Solo una giornata non serve, c’é bisogno di un percorso educativo costante. La scuola, la famiglia, la chiesa, possono eliminare questo gap tra il modo di muoversi nella società e le resistenze intorno. La famiglia è diventata iperprotettiva, determinando una resistenza nei figli; facendo comunità si debella o almeno si contrasta questa forma di violenza”. Al termine del suo intervento, il sindaco ha citato la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” che ritiene sia stata poco funzionale e che non riesca, da sola, a contrastare tale fenomeno.

Il Delegato Coni, Mario Collarile, ha posto l’attenzione sulla personalità del “bullo”, che spesso è proprio colui che avrebbe bisogno di aiuto, e ha affermato: “Lo sport può fare molto, aiutando a far capire al bullo quanto sia importante rapportarsi, confrontarsi in un ring oppure incoraggiare il più debole affinchè la squadra possa vincere”.

 

Molto determinato il Presidente Provinciale US Acli, Alessandro Pepe, che ha già presentato le prossime iniziative: “Lanceremo un protocollo d’intesa che stiamo preparando con tutte le istituzioni per debellare definitivamente questa piaga”, inoltre ha concluso: “Abbiamo una serie di psicologi e professionisti che abbiamo intenzione di mettere in contatto con le scuole, che rappresentano la prima istituzione che ha a che fare con i ragazzi”.

All’evento sono intervenuti anche l’Arcivescovo di Benevento, Mos. Felice Accrocca; il Presidente della Provincia, Antonio Di Maria; il Comandante dei Carabinieri, Alessandro Puel; il Presidente del Tribunale, Marilisa Rinaldi; il dirigente dell’Istituto de La Salle, Maria Bonaguro e il Presidente Provinciale U.Di.Con, Angelo Parletta. Assente invece, l’ex campione di judo, Gianni Maddaloni.