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Limatola – Un calciatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia, cantava De Gregori. E di coraggio, altruismo e fantasia ne hanno avuto e come i ragazzi di una squadra di calcio a 5 scesi in campo contro i pregiudizi per puntare ad un trofeo davvero importante: quello dell’integrazione.

La storia è quella degli atleti della “Eurogronde per Tutti e per l’Integrazione” che la loro partita ieri sera l’hanno vinta, due volte. La prima, quando sono scesi in campo nella partita d’esordio del campionato di calcio a 5 “Open” organizzato dal Csi, trasformando in realtà il sogno di una squadra fatta per metà da calciatori di Limatola e per metà da ragazzi ospiti dei centri di accoglienza. La seconda vittoria è invece arrivata sul campo, per 5 a 4, contro lo Sporting Club Bernabei a Castello Matese.

Una squadra, dicevamo, composta quindi per metà da ragazzi di colore, che proprio a Limatola – piccolo centro di 4 mila abitanti della Provincia di Benevento – hanno trovato una seconda casa dopo il viaggio che dall’Africa li ha portati in Italia. Lo sport così è diventato occasione di integrazione grazie all’idea di Pietro Di Lorenzo, imprenditore limatolese, che nel calcio ha voluto investire. Ma la sua squadra, la “Eurogronde per Tutti e per l’Integrazione”, non è nata per conseguire risultati sportivi, o non necessariamente. L’obiettivo era invece quello di offrire ai migranti giunti a Limatola un’occasione di integrazione. E quale mezzo migliore se non quello del calcio?

Così, dopo l’iscrizione della nuova società al campionato del Csi, ieri sera a Castello Matese c’è stata la partita d’esordio della “Eurogronde”. E sul campo è arrivata anche la prima vittoria. Anche se il gol più grande i ragazzi di Di Lorenzo lo hanno segnato allenandosi assieme e condividendo prima lo spogliatoio e poi il campo di calcio.