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Benevento – “Piacere, sono Luca da Desio”. Lo scetticismo spazzato via con una prestazione magistrale, un biglietto da visita curato nei minimi dettagli. Quella notte Luca Caldirola fu insuperabile, non commise errori e si consegnò definitivamente ai suoi nuovi tifosi. Era l’8 febbraio, sono trascorsi più o meno sette mesi anche se sembrano molti di più. Il difensore centrale proveniente dal Werder Brema ci mise pochissimo a conquistare il cuore del suo nuovo pubblico. Entrate puntuali e ruvide al punto giusto, tackle perfetti, chiusure chirurgiche. Una gara perfetta, quella che il centrale classe ’91 sfoderò all’Arechi in occasione del suo debutto vincente in maglia giallorossa. Rimase in campo 85 minuti, lasciando il posto a Tuia nel finale.

Da quel giorno in poi avrebbe giocato quasi sempre, saltando solo due appuntamenti: la sfida interna con il Carpi del 2 aprile (per squalifica) e l’ultima di campionato con il Brescia, in occasione della quale Bucchi preferì tenerlo in naftalina in vista dei play off. Tre i gol segnati nella sua esperienza sannita, arricchita ulteriormente dalle due presenze nelle prime sfide dell’attuale campionato e da quella in coppa Italia con il Monza.

Quando scese in campo all’Arechi veniva da un digiuno di 370 giorni, abbastanza per alimentare dubbi su condizione fisica e tenuta mentale. L’ultima sfida, Caldirola, l’aveva infatti giocata il 3 febbraio dell’anno precedente con la maglia della seconda squadra del Werder in occasione di un match di terza serie tedesca (sconfitta in casa 4-2 contro il Preußen Münster). A Salerno ci convinse a tal punto da figurare tra i nostri migliori in campo (leggi qui le pagelle di Anteprima24).

Ora che è un punto fermo del Benevento, vuole prendersi nuovamente la scena all’Arechi. “Ricordo quel giorno, fu speciale perché iniziavo una nuova avventura dopo mesi difficili – disse lui stesso una decina di giorni fa dopo l’impegno casalingo contro il Cittadella – Benevento mi ha accolto fin da subito, qui mi trovo bene e per me sarà sicuramente particolare sfidare di nuovo la Salernitana in un match dal grande fascino”. Oggi parlerà di nuovo in conferenza stampa, presentando ‘il derby che sarà’ e offrendo magari nuovi spunti di riflessione. 

Quel che è certo è che lunedì troverà un avversario cambiato profondamente dall’avvento in panchina di Gian Piero Ventura e da quello di diversi nuovi acquisti che hanno alzato il livello tecnico dei granata. Difficoltà che non spaventano l’ex difensore centrale dell’Under 21 azzurra, pronto a scendere in campo esattamente come al suo esordio, quando il settore ospiti ebbe modo di applaudire un nuovo gladiatore festeggiando con lui la prima, storica vittoria del Benevento all’Arechi. Coincidenza splendida e non banale, in attesa di nuovi traguardi.