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Benevento – Il viaggio di Stefano Caldoro nel Sannio è cominciato con il primo luogo raggiungo, Toppa Infuocata, accompagnato da Raffaele Caputo, per poi dedicarsi a un sopralluogo nelle vie di Fragneto Monforte. Questo il punto di partenza del candidato di centrodestra alle elezioni Regionali. Antipasto prima dell’arrivo a Benevento.

Sono in queste zone – così ha dichiarato Caldoro – per vedere cosa fare in una realtà che ha un potenziale straordinario come area interna. Sono venuto, senza nessun corteo di auto blu, a vedere cosa ho fatto nei miei cinque anni per questi territori. Sono andato a vedere un asilo nido nel beneventano, una piazza realizzata e rinata con un parco giochi per i bambini fatto grazie all’accelerazione della spesa. Solo nei nostri cinque anni è stato fatto qualcosa per il Sannio”.

La lista degli interventi, poi, lascia spazio alle stoccate, tipico quando si entra in piena campagna elettorale.

E poi – continua Caldoro – sono andato a vedere le promesse mancate. Sono andato a Fragneto a controllare se le ecoballe erano ancora lì e le ho trovate al loro posto. Eppure c’era stata una promessa di mandarle via. Ecco dobbiamo pensare a cosa a fare, al futuro e dobbiamo affidarci al territorio senza comandarlo dall’alto. Basta pensare a una Regione padrona che comanda dall’alto, casomai da Salerno, con l’idea di mettere contro due realtà. Qui c’è un tessuto imprenditoriale, sociale e istituzionale con amministratori bravissimi”.