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Un Campionato d’Inverno del tiro a segno all’insegna del ‘rosa’ quello svoltosi a Bologna, dove si è gareggiato in nome della parità di genere e in cui in due casi le donne hanno prevalso sugli uomini. Come dire che le tiratrici in gara, a ognuna delle quali, prima delle rispettive prove, è stato consegnato un piccolo omaggio floreale sulla postazione di tiro, hanno davvero saputo farsi valere. Così sono arrivate due vittorie che sembrano voler conferire ancor più significato alla campagna ministeriale contro la violenza di genere che la Unione italiana tiro a segno (Uits) ha voluto in questa occasione, con il gesto di donare dei fiori alle ragazze, riproporre all’attenzione generale.
Nella finale di carabina la napoletana Veronica Maria Calvello è salita sul gradino più alto del podio davanti al ligure Edoardo Bonazzi e ad un’altra ragazza, la ferrarese Agnese Formieri.E’ stato emozionante battere il mio amico Edoardo – il commento di Calvello – che mi ha reso la vita dura fino alla fine. All’ultimo colpo ho risposto al suo 10.8 con un bel 10.9″.
L’exploit della Calvello aveva avuto un antefatto quando un’altra atleta campana, la poliziotta beneventana Maria Varricchio, nella gara di pistola riservata ai gruppi sportivi militari, si era imposta su due azzurri, il finanziere Francesco Bruno e il carabiniere Luca Tesconi, quest’ultimo medaglia d’argento all’Olimpiade di Londra 2012.
Lo sport è uno strumento ideale per veicolare messaggi importanti e il tiro a segno è la quintessenza della parità di genere, mettendo uomini e donne in grado di competere ad armi pari, e i risultati di Bologna lo confermano in modo schiacciante”, è stato il commento di Petra Zublasing, ex campionessa del mondo di carabina e ora apprezzato tecnico.