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Liberi e Uguali deve fare un passo in avanti, uno scatto di maturità. Azzerare le biografie, come da tempo dice il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, per costruire un programma alternativo e credibile; guardare al futuro ed essere lungimiranti. LeU deve essere capace di abbandonare certe modalità gruppettare per aprire a protagonismi nuovi: solo così sarà capace di costruire una nuova classe dirigente, giovane e competente, abile a comprendere le esigenze delle realtà territoriali e ad avere il polso degli interessi delle classi popolari. L’innovazione politica diventa la strada maestra per fronteggiare i nodi della contemporaneità”.

E’ l’incipit della nota a firma di Leonardo Masone, consigliere comunale di Pietrelcina ed esponente di Sinistra Italiana. Nei giorni scorsi, si ricorderà, lo stesso Masone sottoscriveva con Francesco Matarazzo, consigliere a Vitulano, un documento,  che sarebbe stato condiviso pure da altri militanti di Sinistra Italiana,  volto a prendere le distanze dai vertici di Si, in polemica per la gestione di questa fase costituente di Liberi e Uguali.  In continuità con quel documento, Masone oggi interviene nel dibattito sulle candidature di LeU. Parole chiare, le sue, volte a sostenere l’opzione di Michele Napoletano, sindaco di Airola e candidato forte – almeno per una parte di Liberi e Uguali – su cui puntare alle elezioni del 4 marzo. Nome che, almeno al momento, non convince proprio i vertici di Si, a partire dalla segretaria Federica De Nigris, come emerso dall’assemblea provinciale LeU di sabato.

“In questo senso, – prosegue dunque la nota – dobbiamo fare nostre le lotte contro lo sfruttamento sul lavoro, per liberare i giovani dal precariato, per azzerare la Buona scuola, per dare a tutti il diritto alle cure e alla casa. Far parte di queste battaglie. Non dobbiamo chiudere a nessuno, se si condividono idee e obiettivi: i nuovi membri di questa formazione sono gli esclusi, le classi più compite dalla crisi, chi da quelle lotte proviene. Dobbiamo avversare, con maggiore forza, le disuguaglianze sociali e le discriminazioni di ogni tipo: pretendere, insomma, una nuova giustizia sociale. Il vero problema, in questo senso, sono quelle forze reazionarie che rappresentano l’elité fingendosi scudieri dei diritti del popolo; quelle forze, cioè, che hanno alterato e usurato il pacifico dibattito democratico rispondendo ai problemi con parole di odio e razzismo”.

Si aggiunga – prosegue Masone – l’essenzialità di una profonda riflessione sulle fallimentari politiche che il PD ha adottato nel corso degli ultimi anni. Un fallimento globale che ci induce a proporre un nuovo pensiero strategico. Tramonta così l’idea che la “mano invisibile” del mercato possa magicamente risolvere le questioni epocali che ci troviamo ad affrontare, asfaltando argomenti centrali quali l’ambiente, i diritti, il lavoro, il welfare.

È proprio con il desiderio di rimettere in discussione tali assetti che andrebbero ringraziate tutte quelle compagne e quei compagni che stanno dando disponibilità, offrendo il proprio nome per le candidature, a dare corpo al progetto: il professor Amerigo Ciervo, fine ricercatore della cultura sannita, l’ingegnere Angelo De Marco, l’assessore Alessandra Limata di Torrecuso e tutte le persone che seguono con attenzione gli sviluppi e che hanno umilmente dato la propria disponibilità ufficiosa”.

La premessa all’endorsement per Michele Napoletano:

Dobbiamo aprirci – dichiara invece Leonardo Masone – a tutte le esperienze amministrative che in questi anni, quasi sempre isolate e poco evidenziate, hanno rivitalizzato la vita istituzionale dei luoghi in cui venivano praticate. Non è possibile pensare che si possa cambiare l’andamento delle cose partendo da residuali posizioni di contrarietà tout court. Ecco perché credo, con molta sincerità, che Michele Napoletano, sindaco di Airola, uomo popolare e sempre nell’alveo del centro-sinistra, sebbene “moderato”come lui stesso si definisce, possa trovare la naturale cittadinanza in questo progetto in itinere. Al di là della stima personale, c’è anche un forte apprezzamento politico: un protagonista del territorio sannita di notevole valore. Ora più che mai è necessario allontanarsi da certo potere e lui lo ha coraggiosamente fatto. Senza giri di parole, consapevoli che tutte le singole esperienze vanno confrontate e mitigate, se Napoletano, come pare, vorrà far parte di questa avventura sarà un valore aggiunto e non può che essere il ben accetto”. 

Risulta fondamentale – conclude l’esponente di Si – cambiare passo e metodo: come hanno giustamente riferito qualche settimana fa i coordinatori sanniti dei partiti fondatori, allargare il tavolo delle decisioni, uscire dalle stanze, coinvolgere democraticamente gli attivisti anche nelle decisioni delle candidature, magari attraverso un comitato che tenga laicamente insieme diversi soggetti, diverse anime anche esterne alle formazioni, che pure stanno dando un notevole contributo al ragionamento di questi giorni. Percorsi condivisi saranno percorsi più forti e stabili”.