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Benevento – Non può essere ancora il Benevento che desidera, ma Fabio Cannavaro aspetta già dal gruppo risposte importanti sul piano dell’orgoglio e del carattere. La Strega è nelle sue mani da una settimana, impossibile plasmarla come avrebbe voluto per questioni legate al tempo e alle contingenze. L’assenza di alcuni elementi per infortunio, il ritardo di condizione di altri, l’impostazione tattica da modellare sono solo alcuni degli ostacoli sulla strada verso il debutto interno contro l’Ascoli dell’ex Cristian Bucchi, a sua volta a caccia di punti dopo la disastrosa ultima uscita interna con il Parma.

Per Fabio Cannavaro sarà la sesta ‘prima volta’ in panchina. La serie è già lunga, probabilmente è passata in sordina per questioni geografiche. Del tutto comprensibile, considerando che ben quattro dei suoi cinque esordi sono stati effettuati in Cina, l’altro in Arabia Saudita. Come più volte sottolineato, infatti, quello di domenica non sarà soltanto un esordio italiano ma addirittura europeo.

Il bilancio, finora, è in perfetta parità: due vittorie, due sconfitte e un pareggio. Non andò benissimo nella sua prima esperienza con il Guangzhou Evergrande, quando raccolse il testimone da Marcello Lippi. Il 14 febbraio 2015 viene infatti sconfitto dal Luneng 5-3 vedendo sfumare la Supercoppa di Lega cinese. Un ko i cui effetti negativi non si avvertono, dato che prelude a ben cinque vittorie consecutive che garantiscono al Pallone d’Oro 2006 una partenza sprint.

Il rapporto con il club cinese si interrompe, e il 29 ottobre dello stesso anno è tempo di un’altra prima volta, in questo caso in Arabia Saudita, alla guida dell’Al Nassr, club della capitale Riad: vittoria agile in trasferta con l’Al Wehda (2-0). Il contratto che prevede un accordo di otto mesi si interrompe tuttavia prima del previsto, con l’esonero il 12 febbraio 2016 a causa di un deludente terzo posto.

Viene dunque il momento di ripartire dalla Cina per un ritorno con i fiocchi. Accetta la sfida del Tianjin Quanjian, squadra di seconda serie che vanta grandi ambizioni. Subentra a Vanderlei Luxemburgo e dà inizio a una grande rimonta partita proprio con la ‘prima’ vincente contro il Leopard (12 giugno 2016, 1-0). Ottenuta la storica promozione in Super League, l’anno successivo porterà addirittura il Tianjin alla qualificazione in Champions League.

A quel punto Cannavaro torna al Guangzhou. Il debutto in Champions asiatica è un pareggio: 1-1 contro il Buriam il 14 febbraio 2018, curiosamente a tre anni esatti di distanza (stesso giorno e stesso mese) dal suo primo debutto con il club. A completare il quadro, il 21 marzo 2019, la prima panchina da Commissario Tecnico della Cina: sconfitta 1-0 in amichevole contro Thailandia. La sua avventura durerà solo due partite, domenica si interromperà un lungo digiuno di tre anni.

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