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Benevento – Dal 23 al 25 maggio al San Vittorino risuonerà il Canto beneventano. Un’iniziativa di grande rilievo storico, didattico e scientifico, dal titolo “Laus musicae. Arte, scienza e prassi del canto liturgico e decisionale medievale” che vanta la partecipazione di studiosi di vaglia internazionale. Si terrà presso il restaurato Complesso religioso nel pieno centro storico di Benevento a cura del Conservatorio Musicale “Nicola Sala”, unitamente alla Curia arcivescovile con l’intervento, anche, dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali. L’annuncio è stato dato stamani congiuntamente dal presidente del Conservatorio Antonio Verga con il Direttore Giuseppe Ilario e dal Direttore dell’Ufficio diocesano don Mario Iadanza presso la Biblioteca Pacca di piazza Orsini. Due i concerti previsti alle ore 20 il giorno 23 maggio nella Chiesa di Santa Sofia con i Cantori Gregoriani e il 24 maggio nella chiesa civica della Santissima Annunziata con l’ensemble Gregoriano del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.

Il Canto beneventano è una delle produzioni culturali ed artistiche più insigni dell’epoca del Principato longobardo di Benevento e costituiva uno dei momenti di più intensa partecipazione alla religiosità sannita divenendo parte integrante del culto della Chiesa cattolica: antesignano del Canto gregoriano, il Canto beneventano è stato oggetto di studi da parte di musicologi di tutto il mondo tra i quali Thomas Forrest Kelly, divenuto Cittadino onorario di Benevento. Il Conservatorio Musicale “Nicola Sala” ne ha fatto materia di didattica: da qui l’impegno del polo di Istruzione beneventano. D’altra parte numerosi sono i Codici che tutt’ora sono conservati presso la Curia Arcivescovile di quella fondamentale tradizione liturgica e religiosa. Ad introdurre la Conferenza stampa il direttore Giuseppe Ilario che ha sottolineato: “Non avremo solo concerti. Con le classi di storia della musica circa un anno fa abbiamo studiato ed elaborato questo progetto. Stiamo insegnando l’esecuzione di canto beneventano. C’era l’esigenza di studiarlo”. Ilario ha sottolineato come gli allievi hanno ben compreso l’importanza di questa materia: “Parteciperanno tanti allievi anche per una semplice curiosità oltre, ovviamente, all’interesse culturale”. Il presidente del Conservatorio Antonio Verga ha sottolineato l’importanza di valorizzare i codici medievali: Volevamo aiutare la nostra città a far conoscere meglio questo patrimonio. Mons. Iadanza Direttore dell’Ufficio diocesano ha sottolineato come il Settore del canto liturgico gregoriano era stato un pò in ombra in città: “Questa tre giorni convegnistica stimolerà nuove ricerche per la nostra città”. Infine è intervenuto Paolo Scarnecchia, docente di storia della Musica che ha rimarcato come sarà una grande occasione per la città di Benevento: “Sarà una grande festa. Sarà possibile conoscere anche solo teoricamente questa materia. Spero sia solo un punto di partenza. I migliori studiosi del canto beneventano e gregoriano si ritroveranno insieme per ragionare  far conoscere le proprie ricerche lo stato degli studi”. Scarnecchia ha infine detto: “Importante farlo rivivere, farlo conoscere nel miglior modo possibile anche sopratutto per far capire quanto sia prezioso, affascinante questa tradizione del canto beneventano. Un modo originale per riascoltare testi e scrittura beneventana. Un universo culturale prezioso che merita di essere conosciuto”.