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Benevento – Per i Carabinieri di Benevento giornata intensa di riflessione, di ricordo, di commozione, ma anche di festa quella vissuta stamani al Centro la Pace di Benevento. Si è  celebrata, infatti, con una Santa Messa, la ricorrenza della concessione del 1949 da parte di Papa Pio XII del titolo di Patrona dell’Arma alla Beatissima Vergine Maria, la “Virgo Fidelis”.

Tanti e importanti i valori alla base di questa giornata che rappresenta per i Carabinieri un vero e proprio punto distintivo della propria identità di servitori dello Stato e del Paese. Ma nella giornata di oggi ricorre anche l’81esimo anniversario della “Battaglia di Culqualber” del 1941 sulle alture abissine allorchè i Carabinieri si immolarono per proteggere l’esercito italiano dall’attacco delle truppe inglesi, peraltro molto più numerose e molto meglio armate. Episodio rimasto nella storia perché i vincitori inglesi furono talmente impressionati dal comportamento dei Carabinieri italiani che concessero l’onore delle armi ai pochi sopravvissuti mentre le nostre autorità riconobbero alla Benemerita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Presenti alla celebrazione della doppia ricorrenza questa mattina il Prefetto Carlo Torlontano, il Colonello dei carabinieri Enrico Calandro il Procuratore capo Aldo Policastro e il vice sindaco Francesco De Pierro .

L’Arcivescovo metropolita di Benevento, monsignor Felice Accrocca, che ha officiato la Santa Messa, ha sottolineato: “Ringraziamo i carabinieri per quello che fanno quotidianamente. I valori stessi dell’Arma sono vissuti sempre di più con coerenza e passione”.

Il comandante provinciale, Enrico Calandro, dopo aver letto la “Preghiera del Carabiniere”, ha quindi evidenziato come la giornata odierna debba essere considerata come un raggio di sole perchè va a enfatizzare valori etici, morali e civili.
Il colonnello Calandro ha infine ribadito la fedeltà all’Arma e alla sua storia che si è manifestata in tanti atti di eroismo e di valore

A concludere, il Comandante Provinciale ha poi ricordato l’esempio di chi ha offerto la propria vita nell’adempimento del dovere, come Tiziano Della Ratta e Vittorio Vaccarella, i cui familiari erano presenti alla celebrazione