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Benevento – Diciannove battaglie per vincere la guerra e allora meglio affrontarla con l’artiglieria pesante, facendo affidamento su un carro armato. Pasquale Foggia ha sfogliato il catalogo dell’arsenale e la sua attenzione è finita su ragazzo di 1 metro e 90 per 82 chili. Un argentino “emigrato” in Russia per la sua prima esperienza europea. Adolfo Julián Gaich è il nuovo attaccante del Benevento e sarà presto a disposizione di Inzaghi.

Nato a Bengolea, piccolo paese di 1.250 abitanti a sud di Cordoba, tra un mese esatto (il 26 febbraio) compirà 22 anni. Un acquisto che consentirà alla Strega di non ingolfare ulteriormente la lista degli over, anche se dei ragionamenti su Moncini in ottica mercato andranno inevitabilmente fatti. Sta di fatto che il Benevento si appresta ad abbracciare il gigante cresciuto nel San Lorenzo, dove è approdato a 15 anni dopo i no ricevuti da River Plate e Lanus grazie a papà Guillermo, grande tifoso della squadra per la quale tiene anche Papa Francesco. Dalla cantera alla prima squadra, una scommessa vinta dall’ex calciatore Claudio Bravo. Il primo gol lo segna al Nuevo Gasómetro davanti a 47mila spettatori contro il Club Atletico Patronato.

Fisico e movenze gli fanno subito guadagnare il soprannome del “Tanque“, carro armato per l’appunto, un appellativo che riporta alla mente German Denis, l’attaccante attualmente in forza alla Reggina e ammirato in Italia con le maglie di Atalanta e Napoli. I soprannomi, però, si sprecano e alcuni appaiono anche di cattivo gusto. Il nome Adolfo ispira nomignoli censurabili come “Fuhrer” o “Genocida del gol“. Di tutt’altra natura l’associazione con “Mr. Incredible“, come lo avevano ribattezzato i compagni di nazionale durante il sudamericano Under 20, facendo chiaro riferimento al personaggio della Disney.

Sul fronte prettamente calcistico ci pensa Fernando Batista, tecnico di Gaich nella selezione olimpica dell’Albiceleste, a fare un paragone di non poco conto, vedendo nel giovane argentino “un incrocio fra Martin Palermo e Robert Lewandowski“. Proprio grazie alla Nazionale, il gigante classe 1999 si fa notare da diversi club europei. Le due reti in undici presenze con il San Lorenzo nella stagione 2018/19 valgono la chiamata nell’Under 20 con la quale segna tre reti al Campionato Sudamericano in Cile e tre reti al Mondiale in Polonia, compresa quella inutile contro il Mali, poi vittorioso ai rigori, negli ottavi di finale. Gol che gli consentono di “salire” in Under 23, disputando e vincendo i Giochi Panamericani di Lima con sei centri all’attivo. Torna al San Lorenzo, segna 5 reti in 12 partite nella stagione 2019/20 e in inverno è ancora protagonista con l’Albiceleste al torneo preolimpico: 6 presenze, un gol e una sola sconfitta contro il Brasile (partita che Gaich però non disputata). L’Argentina chiude in prima posizione staccando il pass per Tokyo 2020.

Il “Tanque” ha ormai fatto centro, riuscendo a debuttare l’11 settembre 2019 con la Nazionale maggiore in un’amichevole contro il Messico, entrando all’87’ al posto di Rodrigo De Paul. Pochi minuti per bagnare l’esordio e festeggiare il netto successo per 4 a 0 con tripletta di Lautaro Martienz. Alla sua porta iniziano a bussare in tanti e il nome di Gaich finisce con l’essere accostato a Milan, Inter, Lazio, Roma, Barcellona, Villareal, Everton, PSG, Fiorentina e Trabzonspor. La spuntano i russi del CSKA Mosca, sfruttando anche la necessità di monetizzare del San Lorenzo. In Prem’er-Liga le cose non vanno come sperato: appena 450 minuti a disposizione tra campionato ed Europa League e un solo gol all’attivo, messo a segno contro gli austriaci del Wolfsberger.

Un feeling evidentemente mai sbocciato con il tecnico bielorusso Viktar Hančarėnka e la decisione di cambiare aria, accettando una nuova avventura in Italia. Prestito di sei mesi con opzione per un’altra stagione qualora dovesse disputare il 50% delle partite e diritto di riscatto da esercitare a giugno 2022 fissato intorno agli 11 milioni di euro. Il Benevento si accollerà l’intero ingaggio di Gaich, mettendo a disposizione di Inzaghi un attaccante forte di testa, dal grande tempismo e dotato di una buona accelerazione nel breve. Caratteristiche che mancavano nella rosa della Strega e adesso la guerra per la salvezza fa meno paura potendo fare affidamento su un “carro armato”.