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Sassinoro (Bn) – CasaPound sostiene l’iniziativa del Comitato Civico Rispetto e Tutela del Territorio partecipando alla manifestazione organizzata nei pressi dell’area PIP di Sassinoro.

“E’ giunto il momento di far sentire la voce di protesta dei cittadini – dichiara Pasquale Piantedosi, referente beneventano di CasaPound Italia – e di far sentire il dissenso nei confronti di un progetto scellerato che compromette lo sviluppo agricolo, industriale e turistico di questo territorio; un impianto di compostaggio che mette a serio rischio la salute pubblica e stravolge la provincia beneventana”.

“Il progetto gode delle autorizzazioni della Regione Campania – continua Piantedosi – e prevede l’installazione di un impianto di stoccaggio rifiuti gestito dalla NEW VISION s.r.l., all’interno dell’area PIP del comune di Sassinoro(BN) a soli 650 metri dal centro abitato che dovrebbe smaltire ogni anno 22.000 tonnellate di rifiuti organici; una quantità pari alla produzione annua di rifiuti dell’intera provincia di Benevento. Numerose sono le criticità e le irregolarità di natura giuridica ed ambientale sottolineate più volte da rappresentati delle istituzioni e dai cittadini, riunitisi in un presidio permanente all’esterno della struttura che ospiterà l’impianto; il progetto infatti è privo della Valutazione di Impatto Ambientale, e il sito di stoccaggio si trova nella fascia di protezione dei corridoi ecologici del fiume Tammaro, all’interno del Parco Nazionale del Matese, ad una distanza inferiore ai 300 metri dalle falde acquifere. Il possibile inquinamento delle acque destinate ad essere potabili è dunque un pericolo reale e concreto”.

“Anziché tutelare e promuovere le zone interne della Campania martoriate da innumerevoli problematiche – conclude Piantedosi – la Regione immagina di poterle utilizzare come una immensa discarica di rifiuti provenienti da altre province. Una violenza nei confronti del nostro territorio che non può essere portata a termine. CasaPound Italia si è schierata al fianco del Comitato Civico Rispetto e Tutela del Territorio per opporsi a questa pericolosa minaccia e ad una vergognosa speculazione che mina l’hinterland beneventano, in una battaglia priva di confini politici e territoriali, esclusivamente per la difesa del nostro territorio”.