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Benevento – Le parole di Fabio Caserta al termine della gara di Serie B che ha visto il Benevento ospitare l’Alessandria. L’allenatore calabrese ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Moreno Longo. Questi i temi affrontati nel post partita dal tecnico della Strega.

Vittoria – Ho fatto i complimenti perché vincere è la cosa più importante, della partita ne parleremo domani. Sappiamo di aver fatto cose buone e cose meno buone, ma è normale perché siamo alla prima partita e questo gruppo è un mese che lavora insieme e ci sarà tanto da fare. Sapevamo le insidie e le sofferenze che ci sarebbero state e che ci saranno.

Difesa – Sono soddisfatto al punto giusto, nel senso che bisogna correggere gli errori. E’ normale però commetterli, anche davanti abbiamo sprecato tanto. Sono contento della prestazione perché non era facile contro una squadra organizzata, una neopromossa che è venuta a giocarcela a viso aperto.

Paleari – Ha fatto molto bene, al di là dell’errore di lettura sul calcio di rigore. Ha sbagliato il controllo, ma ci sta. Valuteremo in base agli avversari, se ci aspettano il portiere diventa un giocatore di movimento. Oggi c’era la possibilità di farlo e lo abbiamo fatto, a mio avviso, anche bene.

Centrocampo – Abbiamo sbagliato a forzare spesso la giocata perché l’Alessandria aspettava il nostro errore per partire in contropiede. Dobbiamo avere un po’ più di equilibrio, ma non solo il centrocampo, tutta la squadra, soprattutto sulle coperture preventive. Ionita può fare meglio in un centrocampo a tre, Acampora non ha ancora i novanta minuti. Abbiamo gente di qualità ma bisogna lavorare tanto perché siamo solo all’inizio.

Soddisfazione – Sono soddisfatto perché vincere e partire bene è importante. Sono soddisfatto fino a un certo punto perché abbiamo rischiato di compromettere la partita. Abbiamo sofferto gli ultimi minuti, va considerato anche un avversario organizzato. Bisogna lavorare.

Gol subiti – Il primo è stato è una lettura sbagliata, gli altri sono arrivati su un’azione di calcio piazzato e un rigore. Non sono arrabbiato, dispiace perché abbiamo preso tre gol e per vincere c’è bisogno di farne uno in più dell’avversario.

Rigori – Non c’è un gerarchia precisa, ci sono quattro, cinque calciatori molto bravi a battere i rigori. Oggi è toccato a Insigne, ma non c’è una gerarchia. Chi se la sente lo batte, se si mettono d’accordo tra di loro va benissimo. 

Carattere – Questo è il fattore più importante, perché siamo andati due volte sotto e abbiamo reagito. Siamo andati in vantaggio e abbiamo saputo soffrire, portando a casa una vittoria importante. La vera squadra si vede nei momenti di difficoltà, quando c’è bisogno di portare a casa i tre punti.

Tifosi – E’ stata determinante la loro presenza. Ne avevo parlato con il presidente prima della partita. L’applauso all’ingresso in campo è stato emozionante, non era scontato dopo le difficoltà dello scorso anno. Si è dimostrato un pubblico maturo, è stato vicino la squadra dimostrando di aver resettato quanto accaduto. L’anno scorso è andato, dobbiamo pensare a quest’anno.