- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Anche quest’anno il Censis ha elaborato le classifiche delle università italiane a supporto dell’orientamento di migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria.
Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0. Per il Sannio purtroppo non c’è da sorridere.

Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) infatti la penultima e l’ultima posizione sono occupate rispettivamente dall’Università del Molise e dall’Università del Sannio con 75,4 punti. A primeggiare è nuovamente l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo di 91,4, cui segue l’Università di Foggia, che totalizza 87,6 punti e sale di due posizioni, occupando quello che lo scorso anno era il gradino dell’Università di Teramo, retrocessa al quarto posto e penalizzata in particolare dalla perdita di 18 punti relativamente alle strutture per gli studenti. L’Università di Cassino sale dal quinto al terzo posto, continuando l’ascesa della graduatoria iniziata lo scorso anno. 

Tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) mantiene la prima posizione in graduatoria l’Università di Bologna, con un punteggio complessivo pari a 91,2. Segue, come l’anno precedente, l’Università di Firenze (86,0) a pari merito con l’Università di Padova e con l’Università di Roma La Sapienza. Al pari dello scorso anno, ultima in classifica tra i mega atenei
statali è l’Università di Napoli Federico II, preceduta in penultima posizione dall’Università di Catania. L’Università Statale di Milano, infine, si conferma terzultima.

L’Università di Perugia continua a guidare la classifica dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), tendenzialmente stabile rispetto allo scorso anno nei punteggi dei singoli indicatori, salvo una contrazione di 5 punti 

relativamente alle strutture per gli studenti, totalizzando così un punteggio complessivo pari a 93,8. Con 92,0 scala la graduatoria di tre posizioni l’Università della Calabria, collocandosi al secondo posto, grazie all’apprezzabile incremento di 22 punti per borse di studio e altri interventi in favore degli studenti e di 12 punti per la comunicazione e i servizi digitali. Conferma la terza posizione in graduatoria anche quest’anno l’Università di Parma con un punteggio pari a 90,6.

In ultima posizione, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli con 74,2 punti, nonostante il sensibile incremento di 12 punti registrato per le strutture per gli studenti.

L’Università di Siena, come lo scorso anno, è in testa alla graduatoria dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), con un punteggio totale di 99,0. Guadagna la seconda posizione l’Università di Sassari, con un punteggio di 98,0, sorpassando l’Università di Trento (96,8). Quest’ultima guadagna punti per borse e altri interventi in favore degli studenti  internazionalizzazione, ma retrocede per gli altri indicatori. Stabile al quarto  Chiudono il ranking rispettivamente all’ultimo, penultimo e terzultimo posto le Università di Napoli L’Orientale e Parthenope, e l’Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro.