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Tornerà a riunirsi giovedì il tavolo del centrosinistra. Confermati orario, le 18 e location della riunione, la sala conferenze dell’hotel Italiano. E se il primo appuntamento è stato utile per conoscersi e per formalizzare “la volontà di avviare un cammino comune, condiviso e inclusivo”, nel secondo si comincerà a discutere del programma.

Attraverso la convocazione di vari “tavoli di lavoro” si formeranno dei gruppi incaricati di fare sintesi delle idee e delle proposte che poi la coalizione raccoglierà nel progetto di governo della città. Terminata questa fase, nel giro – si ipotizza – di due o tre settimane, sarà affrontato il nodo cruciale del processo di costruzione dell’alleanza: la scelta del candidato sindaco.

Così come accaduto la settimana scorsa, l’argomento non sarà dibattuto neanche giovedì. Ricordiamo, però, che una proposta in campo già c’è e risponde al nome di Angelo Moretti, su indicazione di Civico22. Le altre forze, evidentemente, si faranno sentire più in là e la sensazione è che si tornerà a parlare soprattutto di Luigi Diego Perifano e di Erminia Mazzoni.

Tra quarantotto ore, però, si discuterà anche della possibilità di avviare sin da subito in Consiglio Comunale un’azione unitaria. L’idea sarebbe giunta dalle due esponenti del Movimento Cinque Stelle a palazzo Mosti, Marianna Farese e Anna Maria Mollica. Complicato, per diverse ragioni, pensare a un solo gruppo in aula. Più facile, invece, figurarsi un coordinamento unitario delle varie sigle per rendere maggiormente incisiva l’opera di opposizione all’amministrazione Mastella e per cominciare a trasmettere all’opinione pubblica e alla cittadinanza l’immagine della coalizione che si contenderà la guida del municipio beneventano.

Dovesse riscuotere successo questa impostazione, il coordinamento andrebbe a rappresentare dodici consiglieri comunali: i tre del piddini di ‘Democratici per l’Alternativa’ (Floriana Fioretti, Marialetizia Varricchio, Luca Paglia) e dei Moderati (Antonio Puzio, Domenico Franzese e Angela Russo) e ancora i due di Città Aperta (Delia Delli Carri e Italo Di Dio), del M5S (le stesse Farese e Mollica) e di Patto Civico (ma se non è in discussione l’adesione di Vizzi Sguera resterebbe da capire cosa ne pensa Luigi Scarinzi). Una pattuglia decisamente numerosa, basti pensare che quella mastelliana di consiglieri ne conta 14. Va da sé, per chiudere, che l’ipotesi del coordinamento verrebbe automaticamente meno qualora da Roma giungesse l’indicazione di votare già in primavera, come da scadenza. Tutt’altra storia se, come sembra, le elezioni dovessero slittare al prossimo autunno.