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Benevento – Il Sannio culla internazionale della formazione e della produzione musicale. A fine settembre il comune di Ceppaloni ospiterà, in presenza, la fase intermedia dell’innovativo evento “JAWO Music Residencies”, nato da un’idea di Giampaolo Viceré e promosso dall’associazione culturale “So What”. Si tratta dell’unico progetto italiano finanziato dal programma europeo “Music moves Europe” all’interno della call “Preparatory Action Music Moves Europe: Boosting European Music Diversity and Talent – Co-creation and co-production scheme for the music sector”. Grazie allo spirito creativo che anima il progetto, 20 giovani musicisti europei e non solo, selezionati attraverso varie call-conference da una giuria altamente qualificata e successivamente formati da tutor, docenti e coach che li stanno accompagnando nel loro percorso di crescita e sviluppo professionale, saranno avviati alla co-creazione e co-produzione di materiale musicale Jazz e World-Music. Il progetto, unico nel suo genere, è partito a marzo 2021 e terminerà a maggio del 2022: da poco concluse le sessioni on-line di co-creazione musicale, sono attualmente in corso quelle di mentoring e tutoring. Il 21 settembre i giovani talenti selezionati, per da seguito agli appuntamenti dedicati alla co-produzione musicale, sbarcheranno a Ceppaloni dove resteranno in residenza fino al 28 settembre per finalizzare e registrare in presenza il materiale musicale co-creato a distanza, condurre workshop musicali aperti alla comunità locale, incontrare gli studenti del locale istituto comprensivo ad indirizzo musicale per scambiarsi sensazioni, impressioni e conoscenze. “JAWO Music Residencies” prevede anche masterclass specifiche sul sistema di copyright internazionale (a cura dell’avvocato Marco Barbone) e su strumenti e tecniche di marketing e management musicale. Seguirà un lungo periodo di promozione e diffusione dei contenuti realizzati all’interno dei maggiori festival e fiere dedicate alla World Music e al Jazz. “JAWO Music Residencies” è in pratica uno spin-off di “Riverberi”: tra i docenti, tutor e coach c’è difatti anche il direttore artistico del festival jazz sannita, Luca Aquino. Con lui artisti del calibro di Carmine Ioanna, Gabriele Coen e Francesco Bearzatti. I 20 musicisti protagonisti, ovvero coloro che hanno superato la fase selettiva, provengono da Italia, Grecia, Francia, Serbia, Ucraina, Corea del Sud e Uganda.