- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – “Maria ci aiuti a gioire per quello che siamo e per quello che abbiamo. Dobbiamo amarci noi per primi”. Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo Metropolita di Benevento, celebrando la Santa Messa nella Basilica della Madonna delle Grazie nel giorno del 2 luglio, Festa della Patrona di Benevento e del Sannio, ha voluto esortare i fedeli richiamando l’attenzione al significato della Chiesa francescana. Era la prima celebrazione alla patrona,  post Covid. Una capienza ridotta, con 180 posti a sedere, la protezione Civile all’esterno per misurare la temperatura ai fedeli giunti numerosi anche all’esterno per rinnovare il ringraziamento profondo della città alla Madonna. Presente anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che ha donato il cero votivo in nome di tutta Benevento. Presenti diversi assessori comunali, e il comandante della Polizia Municipale, Fioravante Bosco.

Per monsignor Accrocca occorre avere la grazia di essere cristiani: “Occorre vivere sempre nella volontà di Maria. Anche nei momenti difficili e tristi, occorre essere sereni. Molto spesso c’è insoddisfazione di fondo, bisogna cambiare”. L’arcivescovo ha parlato anche della pandemia esortando tutti alla speranza: “Il virus ha toccato il nostro territorio, anche se solo in parte. Resta la grave crisi economica che ha comportato, ma c’è stato anche qualcosa di positivo. Certo non ha pareggiato nulla. Molti hanno riscoperto la fede, pregando, ma anche tanti bambini hanno potuto passare molto tempo con le proprie famiglie”. Ma Accrocca ha infine ribadito: “Per evitare una morte sociale di questo territorio, occorre creare un progetto serio per le aree interne. Ne ho parlato anche con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per far tornare questi territori zone d’eccellenza“. 

E’ intervenuto quindi il primo cittadino, Clemente Mastella che ha ribadito: “Questo virus ci ha reso prigionieri per molto tempo, ora bisogna recuperare la normalità e recuperare barlumi di fede e compartecipazioni familiari, essere fino in fondo cristiani e cattolici. Occorre ricominciare. La fede ci aiuti”. Sulla possibile nuova ondata nei prossimi mesi autunnali, il primo cittadino ha ribadito: “Voglio che la sanità risponda ai singoli bisogni. Il cittadino non deve andarsi a curare altrove, ma avere la possibilità di farlo qui con ottimi strumenti. Spero che l’emergenza si arresti e non ritorni più”. Il sindaco ha annunciato anche una nuova donazione presso i presidi ospedalieri in città. Ma ha avvertito i cittadini: “Bisogna pagare le tasse. Chi può farlo, deve pagarle. I comuni sono in difficoltà e sono molto pochi i cittadini che pagano“.