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Benevento – Confindustria Benevento si schiera con i Sindacati e con i genitori per la salvezza del CMR di Sant’Agata de’ Goti. Presso la sede degli industriali sanniti in piazza Colonna, il Presidente Filippo Liverini ha sottoscritto con i Sindacati provinciali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil un documento che vuole la salvaguardia della struttura ospedaliera di riabilitazione ed assistenza sanitaria con la salvaguardia di 150 posti di lavoro e di almeno 300 prestazioni assistenziali. Il documento d’intesa Confindustria- Sindacati costituisce certamente un buon viatico in occasione della Assemblea dei creditori del CMR che il 20 giugno sono attesi presso il Tribunale fallimentare del capoluogo per dare il loro parere circa il piano di ristrutturazione del debito pari a circa 20 milioni di Euro accumulato dal nosocomio saticulano. Confindustria e i Sindacati auspicano che venga tenuto nel dovuto conto da creditori e dallo stesso Tribunale la “mission” delle prestazioni erogate da CMR e cioé che siano salvaguardate le funzioni sociali ed assistenziali di una struttura che interviene soprattutto per la riabilitazione dei bambini autistici.

All’incontro erano presenti per Confindustria Benevento: Il Presidente Filippo Liverini, il Direttore Anna Pezza, per la CGIL Luciano Valle, per la CISL Mario Melchionna; per la UIL Luigi Simeone per FP CGIL  Benevento Pompeo Taddeo e per CISL FP Irpinia Sannio  Sonia Iasiello e UIL FPL Benevento Giovanni  De Luca.

Va segnalato che da oltre due anni, è attivo in Confindustria Benevento un tavolo aperto a tutte le organizzazioni sindacali di categoria, che ha affrontato e gestito in maniera puntuale e competente le varie vicende di natura sindacale scaturenti dal piano concordatario presentato dal CMR e iscritto presso il Tribunale di Benevento.

L’impegno messo in campo dalle parti sociali  ha consentito di raggiungere un accordo di prossimità, sottoscritto il 15 marzo 2019, grazie al quale i circa 60 licenziamenti inizialmente  previsti per rispettare i parametri del piano, sono stati portati a zero. Questi sforzi condotti con grande spirito di responsabilità e di abnegazione rischiano oggi di essere vanificati. Infatti, nel corso dell’adunanza dei creditori lo scorso 3 maggio non si è raggiunto il voto favorevole, avendo l’Agenzia delle Entrate espresso parere negativo rispetto al piano concordatario presentato.

Il CMR ha proposto ricorso in autotutela davanti al Tribunale fallimentare la cui udienza si terrà il prossimo 20 giugno.

Le parti esprimono grande preoccupazione per l’eventuale scenario negativo che potrebbe emergere dalla bocciatura del piano concordatario a cui conseguirebbe il fallimento della struttura e la perdita dell’accreditamento regionale presso l’ASL, elemento che peggiorerebbe ulteriormente la  migrazione sanitaria verso altre regioni d’Italia che già vede oggi la provincia di Benevento fortemente penalizzata.

Va infatti ricordato che oggi il CMR dà lavoro a circa 195 persone tra dipendenti e liberi professionisti a cui aggiungere tutto l’indotto che si sviluppa intorno a tale struttura. Inoltre, il CMR eroga all’anno circa 73.500 prestazioni ambulatoriali, 31.500 prestazioni domiciliari, 16.790 giornate di ricovero e circa 18.000 giornate di semi-ricovero. La sua chiusura comprometterebbe in via definitiva la continuità della assistenza specialistica a soggetti in parte minori che si avvalgono di cure indispensabili per migliorare le proprie patologie.

Confindustria Benevento e le segreterie territoriali di CGIL, CISL e UIL hanno condiviso un Avviso Comune che sarà trasmesso ad horas al Presidente della Regione Campania, al Ministro della Sanità, al Ministro del Mezzogiorno e a tutta la deputazione istituzionale  locale al fine di sottolineare la gravità della situazione e impegnare, ciascuno per le rispettive competenze.

Il presidente Liverini ha sottolineato: “Occorre dare continuità aziendale. Non si può perdere quest’occasione e vedere l’ennesima azienda scomparire. Speriamo che tutti i soggetti interessati ci ripensino e il 20 giugno possa esserci una buona notizia”.

Presenti, come detto anche i tre segretari confederali. Luciano Valle segretario provinciale Cgil Benevento si è detto soddisfatto della riunione: “C’ è la volontà comune affinché il Cmr resti in vita. Sarebbe una sciagura per la nostra provincia che ogni giorno deve fare i conti con la perdita di posti di lavoro, perde pezzi importanti dell’economia, non può perdere anche un centro delicato che riguarda la salute in un’area del territorio della Valle Caudina”.

Anche Luigi Simeone segretario della Uil Avellino Benevento ha commentato: “L’offerta sanitaria registra già inefficienze. Non può peggiorare la situazione. Questa struttura per quello che offre fa già tremare i polsi. Perderla farebbe soltanto isolare maggiormente questo territorio”. Infine Melchionna  ha attaccato: “Non è solo una volontà politica ma anche tecnica. Occorre la sinergia da parte di tutti. La soluzione esiste, occorre applicarla. Il territorio non può essere martoriato cosi”.