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Il ritorno di Massimo Coda al Benevento è destinato a rimanere una suggestione invernale, stando almeno alle parole dello stesso attaccante di Cava de’Tirreni. Intervistato dal Secolo XIX, il bomber del Genoa ha allontanato le voci di mercato, giurando di voler rimanere all’ombra della Lanterna. Sabato prossimo, dunque, Coda tornerà al “Ciro Vigorito” ma lo farà da avversario.

E’ stato un periodo negativo, forse neanche tanto per le prestazioni che ci sono sempre state. Sono consapevole che da me la gente si aspetta sempre il gol, quindi quando non ne fai per un po’ di partite viene anche visto meno il lavoro che fai per la squadra. Questa cosa alla lunga inizia a pesarti perché sembra che gli sforzi che fai in campo non vengono premiati. Mi è già capitato in carriera e sono sempre riuscito a uscirne con il lavoro“, ha raccontato il match winner dell’ultima sfida con il Venezia, “mi è già capitata una cosa simile quando giocavo a Salerno. Tutti pensavano che stessi per andarmene invece sono rimasto e mi sono preso delle belle soddisfazioni. Vedo delle similitudini con la situazione attuale, spero di poter fare la stessa cosa con il Genoa“.

Parole che suonano come una doccia gelata per la Strega, intenzionata a rafforzare il proprio reparto offensivo considerando gli stenti di Forte e Simy. Parole che, se confermate, costringeranno il direttore sportivo Pasquale Foggia a guardare altrove. “Sono arrivato qui dal Lecce dove mi riusciva tutto. Il gioco era incentrato su di me e riuscivo a trovare tutte le giocate che so fare. Dopo sei mesi, però, sembrava che non riuscissi più a essere il solito Coda e mi son fatto questa domanda: ‘il problema sono io o c’è qualcos’altro?’. Tutto qui, poi sono circolate voci di mercato perché quando sono partito dalla panchina a Bari la gente ha immaginato il peggio, ma come dicevo prima non c’è la volontà di scappare da qui. A Genova sto bene, una volta sistemato casa e trovata la scuola per i bambini E’ tutto perfetto. Anche con i ragazzi ci troviamo spesso fuori e devo dire che a livello di gruppo stiamo bene insieme, non c’è mai stato un problema“, ha proseguito l’Hispanico.

Da sistemare, insomma, ci sono solo i meccanismi richiesti dal nuovo tecnico: “Negli ultimi anni ho avuto diversi ex attaccanti bravi come allenatore, partendo da Bucchi e arrivando fino a Inzaghi. Ognuno mi ha trasmesso qualcosa, ora mister Gilardino mi sta spronando soprattutto ad attaccare di più la porta, in particolare il primo palo perché è una cosa che forse mi manca e che va a migliorata perché lì si fanno tanti gol“.

Parole chiare, a cui fa seguito un vero e proprio guanto di sfida per il Benevento. “Loro vengono dal pareggio di Cosenza e sono in un momento di difficoltà per la classifica. Mi aspetto una squadra combattiva e in casa non vorranno sbagliare“, ha concluso Coda, “sarà un’altra battaglia, ma noi dobbiamo andare all’attacco e cercare di prenderci anche questa partita“.