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Benevento – Numeri, esperienze, precedenti. Tutto sarà polverizzato domani sera, quando le consuete analisi lasceranno spazio alla temuta attualità dei play off. Solo una tra Cittadella e Benevento al termine della doppia sfida di semifinale riuscirà a guadagnarsi il diritto di giocarsi il sogno della serie A. I veneti ci provano da tre anni senza riuscirci, considerando che quello che stanno affrontando è il loro terzo play off consecutivo, sempre partendo dai quarti di finale. Non sono mai riusciti a raggiungere l’ultimo atto, andandoci realmente vicini solo la scorsa stagione, quando la corsa si interruppe in semifinale contro il Frosinone. Discorso diverso per il Benevento, che al primo fece centro al primo colpo, tra l’altro partendo dai quarti. Le date, gli avversari, i gol, li ricordano tutti. Persino superfluo rispolverarli. 

Precedenti – La curiosità più bizzarra salta all’occhio guardando i precedenti tra le due squadre. Nelle ultime cinque sfide tra serie B e coppa Italia non c’è stato risultato diverso dall’1-0 (o 0-1). Quattro volte a spuntarla è stato il Benevento, una il Cittadella (nel penultimo incrocio al Tombolato). Per trovare un match ricco di gol bisogna tornare indietro alla Supercoppa di Lega Pro del 2016, quando al Vigorito i veneti la spuntarono con un pirotecnico 4-2 al termine di una gara dai tratti molto simili a quelli di un’amichevole estiva. 

Campo aperto – Da non sottovalutare il dato che emerge incrociando le performance dell’attacco giallorosso in trasferta e della difesa veneta al Tombolato. La squadra di Venturato è riuscita a mantenere inviolata la propria porta sole cinque volte in diciannove gare giocate nel proprio stadio tra campionato e coppa. Nelle restanti quattordici occasioni ha sempre incassato almeno un gol; discorso diametralmente opposto per il Benevento, che in trasferta è rimasto a secco soltanto cinque volte, facendo gol – appunto – in ben 14 occasioni. In soldoni: Benevento in gol nel 75% dei casi in trasferta, Cittadella immune da gol subiti in casa soltanto nel 25%. Due dati perfettamente complementari che indicano sia la potenza offensiva giallorossa che la predisposizione a concedere spazi da parte dei granata. 

Bomber – E a proposito di bocche da fuoco, veniamo ai due protagonisti più attesi. Coda e Moncini hanno segnato 31 gol in due, che per intenderci equivalgono quasi all’intero fabbisogno… del Cosenza (34 gol totali in regular season per i calabresi). Strepitoso il momento dell’attaccante di Pistoia, che dopo l’approdo al Cittadella avvenuto nel mercato di gennaio, ha segnato 14 reti in 18 gare, numeri che certificano uno strapotere non comune in zona-gol. Coda, da par suo, si difende benissimo: ha gonfiato la rete 21 volte, di cui 9 in trasferta. Potrebbe essere la sua notte. 

Piccoli vantaggi – A giocare a favore del Benevento ci saranno inoltre due fattori. Il primo, come intuibile, è il regolamento play off al quale è bene dare una rispolverata. In caso di parità o di stesso margine tra andata e ritorno, a passare il turno sarebbe il Benevento senza l’ausilio dei supplementari, che in semifinale non sono previsti. Nei play off non vige inoltre la regola ‘europea’ dei gol segnati in trasferta, che hanno dunque lo stesso valore di quelli segnati in casa. Il secondo fattore è l’organico. Più nutrito quello giallorosso, oltre che meno martoriato da una stanchezza che nel Cittadella potrebbe farsi sentire sia sul piano fisico che psicologico, dopo settimane trascorse prima a consolidare e poi a lottare nuovamente per un posto nella griglia. Tutto questo, come sappiamo, potrebbe contare ben poco. Ci affidiamo al campo, giudice supremo sempre. Soprattutto ai play off.