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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Comitato Centro Storico indirizzata al sindaco Mastella e al Prefetto Cappetta con richiesta di chiarimenti e interventi urgenti.

Questo Comitato, purtroppo, ha preso atto, da tempo, dell’atteggiamento, ingiustificato ed ingiustificabile, tenuto dal Comune di Benevento in relazione alle molteplici richieste avanzate. Gli ultimi accadimenti, però, ci costringono a tornare su alcuni temi che vanno affrontanti con forza e vigore.

Da tempo, infatti, chiediamo al Comune di Benevento di voler procedere ad una verifica dei permessi di sosta e transito rilasciati fino ad ora. Tale controllo si rende necessario alla luce delle continue segnalazioni di abusi e di transito e sosta di autovetture sprovviste dei relativi permessi (o con permessi alterati). La cronaca ci rimanda, infatti, ad innumerevoli casi di scontro tra privati che, purtroppo, da verbali si sono fatti anche fisici. Vi sono, invero, alcune zone “calde”. Ci riferiamo al Vico III Settembre, a Piazza Verdi, Piazza Piano di Corte e tutta la zona nei pressi della Prefettura. Tutte queste strade, piazze o slarghi, sono caratterizzate da una morfologia e posizione che impongono una maggiore attenzione. Andiamo con ordine: 1) a Vico III Settembre, deve essere regolamentata la viabilità e creato il varco di accesso, mantenere il doppio senso fino allo slargo a destra e statuire un senso unico per la restante parte. Avevamo chiesto, per la stessa zona e da tempo, l’installazione di uno specchio all’angolo di Via Port’Aurea e l’instaurazione, lungo essa Via Port’Aurea, del divieto di sosta (alla luce della esigua largezza del vicolo).   Nulla è stato fatto e, come previsto, ci sono state segnalate diverse tensioni tra persone, anche “note”; 2) la zona di Piazza Verdi, ancora, dovrà essere fatta oggetto di un maggiore controllo posto che, troppe volte, si assiste ad una occupazione della stessa, da parte di autovetture non autorizzate; 3) per Piazza Piano di Corte, invece, oltre al controllo richiesto per Piazza Verdi, sono state avanzate specifiche richieste. Le ricordiamo sinteticamente: la indicazione degli stalli di sosta; la predisposizione di un posto auto per gli invalidi; la rimozione di opere a servizio di attività di ristorazione ormai chiuse (che, come detto, divengono ottime dimore per i topi); etc.; 4) per la zona adiacente la Prefettura, lato Corso Garibaldi, va spesa una parola in più. Infatti, alla luce delle richieste fatte in passato, abbiamo assistito ad una enorme limitazione degli stalli per i residenti (ci era stato riferito che, su tale questione, avremmo avuto, a breve, novità, ma tutto tace) e, in via del tutto peculiare, ad una concomitante occupazione della detta area con ombrelloni e sedute relative ad attività di ristorazione. Non si è, quindi, compreso se la rimozione delle autovetture fosse strumentale alla concessione del suolo pubblico. Inoltre, si sottolinea, come, il Comune, dovrebbe controllare che gli arredi che occupano il suolo pubblico non siano di intralcio alla viabilità ed al passaggio del mezzi di soccorso.

Questo Comitato, quindi, più volte ha sollevato le questioni sopra sinteticamente riportate, ma ogni richiesta si è infranta contro l’indifferenza dell’ente pubblico.

A questo punto, appare doveroso porre alcune domande:

1) perché non si procede al controllo dei permessi di sosta e transito?;

2) perché non si attivano le telecamere ai varchi di ingresso?

3) perché si sta attendendo che le telecamere diventino obsolete e che sia necessario sostituirle (con danno per l’erario, posto che, dette telecamere, ci sono e non sono mai state utilizzate)?

4) è corretto discorrere di “spreco” di risorse rispetto al mancato utilizzo delle telecamere?

5) le concessioni Covid relative alla occupazione gratuita del suolo comunale sono ancora valide?

6) se non lo sono, come il Comune sta gestendo tali occupazioni da un punto di vista economico?

7) è vero che tali occupazioni, in ogni caso, non possono limitare il traffico veicolare autorizzato e devono essere strettamente limitate al periodo di apertura dell’attività commerciale alla quale afferiscono?

Queste sono domande semplici, dirette e che meritano una risposta anche perché, per alcuni argomenti trattati, stiamo assistendo ad una vera e propria degenarazione dei rapporti tra consociati.

Il Comune di Benevento non può attendere che siano i privati a regolamentare, tra loro, ciò che attiene alla gestione della cosa pubblica. Abbiamo assistito ad atti di violenza e vandalismo (autovetture danneggiate, facciate di immobili imbrattate da scritte eseguite con bombolette spray, etc.) . Le persone sono esasperate dalla pandemia e vivono con scuotimento interiore ogni abuso. Non siamo nel mondo della giungla, non vogliamo esserci.

La presente, inoltre, è inviata anche a S.E. il Prefetto di Benevento posto che, in passato, solo grazie al Suo intervento, si è riusciti ad ottenere riscontro dal Comune. Dispiace, in verità, doverci rivolgere al Prefetto, in un periodo così delicato di gestione della pandemia, ma riteniamo opportuno richiedere il Suo ausilio su temi che coinvolgono il rapporto tra consociati,  la corretta gestione della res publica e la pubblica incolumità.

Chiediamo risposte ed azioni a tutela dei nostri cittadini e del nostro Quartiere“.