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Ceppaloni (Bn) – A distanza di due anni dalle prime denunce si è posta la parola fine, almeno in via amministrativa, alla questione del singolare concorso per vicesegretario indetto dal Comune di Ceppaloni, che tante polemiche aveva sollevato.

Si ricorda che il Comune, con inspiegabile ostinazione, dopo aver perso la causa innanzi al TAR Campania Napoli, impugnava la decisione innanzi al Consiglio di Stato. Oggi tale Organo superiore ha pubblicato la sentenza n. 5298/18, con la quale ha confermato la sentenza del TAR dando quindi ragione a quella cittadina, difesa dagli Avvocati Raffaele Rauso e Stefano Collarile, che non aveva potuto partecipare a causa delle irregolarità di cui era affetto il suddetto Concorso, condannando anche in appello il Comune al pagamento delle spese di lite, attesa la totale infondatezza del gravame.

Una questione, quella dei concorsi, che il Comitato Cittadinanza Attiva ha da tempo denunciato, chiedendo il ripristino della legalità, al fine di evitare danni ulteriori all’ente e soprattutto ai cittadini; inutile dire che tutte le richieste e denunce sono rimaste, ad oggi, lettera morta.

Naturalmente questa temerarietà del Comune di Ceppaloni nel ricorrere in giudizio dinanzi al Consiglio di Stato deve avere dei responsabili, non solo politici, ma anche contabili per il danno arrecato, oltre che all’immagine, alle casse del Comune.

L’azione politica di Cittadinanza Attiva per Ceppaloni sarà sempre improntata al controllo degli atti amministrativi, alla denuncia di quelle azioni amministrative che riteniamo e riterremo palesemente in violazione della legge e del buon governo cittadino, oltre che ultimo, ma non ultimo, alla proposta di progetti e idee per il miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini, nell’interesse di tutti e non di uno o di pochi fortunati appartenenti a cerchi magici e meno magici.