- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Clamoroso al Cibali, si sarebbe detto una volta. Salta il banco a palazzo Mosti dove va in discussione uno solo, l’ultimo, dei 28 punti posti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Per il resto, tutto rinviato alle prossime sedute. Galeotta una pregiudiziale presentata dalle opposizioni in relazione al mancato rispetto delle tempistiche che regolano le procedure consiliari. Il parere dei revisori sulla ricognizione dello stato delle partecipate, a farla breve, è giunto fuori tempo massimo perchè non consegnato “almeno cinque giorni prima della seduta di deliberazione” così come previsto dal regolamento.
Obiezione effettivamente “fondata” per la segreraria comunale. L’inizio di un lungo botta e risposta tra maggioranza e opposizione che ha determinato prima una breve sospensione dei lavori e infine la decisione, assunta dal presidente del Consiglio Renato Parente, di mettere ai voti il rinvio dell’intera seduta fatta eccezione per la presentazione delle linee programmatiche del secondo mandato Mastella.
Decisione inevitabile, considerato che il vizio procesurale riguardava anche gli altri argomenti, sostenuta dall’intera maggioranza con l’astensione delle minoranze. Un incidente di percorso certo non gradito dallo stesso Mastella che ha stigmatizzato l’accaduto invitando la struttura tecnica a una maggiore attenzione e l’opposizione a desistere da “pratiche ostruzionistiche“.  “Sindaco sia orgoglioso di un Consiglio Comunale vero dove l’opposizione esercita il suo diritto al controllo dell’operato dell’amministazione” – la replica di Luigi Diego Perifano.
Spazio, dunque, unicamente alle linee programmatiche, esposte da Mastella con una lunga premessa in cui hanno trovato spazio pandemia, desertificazione, lavoro, Pnrr. A parlare, dall’altra sponda del fiume, i tre candidati sindaci delle scorse amministrative Perifano, De Stasio e Moretti.