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Il parlamentino sannita dice “no” al deposito a Casalduni di 20mila tonnellate di rifiuti provenienti dall’area napoletana. Una presa di posizione chiara, netta e assunta all’unanimità dal Consiglio provinciale, riunitosi questo pomeriggio.

A dare ulteriore forza al presidente Antonio Di Maria, che domani dovrà sedersi al tavolo della conferenza dei servizi convocato presso la Regione Campania, il supporto di tutti i segretari di partito riunitisi pochi minuti prima dell’inizio del lavori d’aula su invito di Domenico Mauro, commissario di Forza Italia nel Sannio.

Al confronto hanno partecipato Carmine Valentino per il Pd, Federico Paolucci (Fratelli d’Italia), Federica De Nigris (Sinistra Italiana), Lorenzo Cicatiello (Articolo 1). Presente alla Rocca, inoltre, il coordinatore della Lega Luca Ricciardi che non avrebbe, però, preso parte alla riunione.

Era stata la Sapna, la società che gestisce i rifiuti per la città metropolitana di Napoli, a programmare il trasferimento di 16.500 balle a Casalduni (dove sarebbero stoccati nel periodo 31 agosto – 10 ottobre) per consentire i lavori di manutenzione al Termovalorizzatore di Acerra.

Proposta che domani Di Maria rispedirà al mittente, assicurando la disponibilità ad accogliere soltanto la quota riguardante i rifiuti sanniti (5mila tonnellate circa). Contestualmente, però, l’inquilino della Rocca porrà le condizioni utili a concedere una “solidarietà che non sia a senso unico”.

Spiega Di Maria: “Innanzitutto voglio ringraziare tutto il Consiglio e le forze politiche per l’atteggiamento serio e responsabile messo in campo in queste ore. Domani porterò all’attenzione del tavolo tutte le questioni irrisolte nel Sannio, nel tentativo di aprire un confronto serio con la Regione Campania. Occorrono delle risposte sui costi della gestione post mortem delle discariche,  che vanno abbassati, sulle ecoballe di Fragneto Monforte, sui lavoratori Samte (presenti in gran numero ai lavori del Consiglio), sulla bonifica e riqualificazione delle nostre discariche”.

Con ogni probabilità, soltanto dinanzi a risposte positive da Santa Lucia, la Provincia potrebbe accettare di accogliere a Casalduni una quota – “ma non possono essere 20mila tonnellate, né 15mila” – dei rifiuti che la Sapna ha programmato di destinare nel Sannio.