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Benevento – Sarebbe dovuta essere una domenica di calcio, di emozioni e invece la morte improvvisa di Davide Astori ha cancellato tutto questo. Il calcio, giustamente, si è fermato davanti alla dipartita di un ragazzo di 31 anni che oggi avrebbe dovuto indossare come sempre la maglia viola della Fiorentina per affrontare l’Udinese. Un destino crudele lo ha invece strappato alla vita, privando del suo affetto la compagna Francesca e la figlia, la piccola Vittoria di soli due anni. Non sarebbe stato giusto giocare, esultare e gioire per un gol in un giorno simile. Questi sentimenti non appartengono a una domenica triste, sottolineata dal comunicato emesso dal Benevento: “Il presidente Oreste Vigorito, la dirigenza, lo staff tecnico, la squadra e i collaboratori tutti del Benevento Calcio si uniscono con profonda commozione al dolore della famiglia Astori e dell’ACF Fiorentina per la prematura e tragica scomparsa del capitano Davide Astori“.

Poche righe per confermare un pensiero comune. Il gesto della Lega di rimandare l’intera giornata di campionato è stato condiviso anche dai tifosi della Strega. Due striscioni, uno fuori e uno all’interno del “Ciro Vigorito“, e un messaggio chiaro comparso sulla pagina della Curva Sud. “Oggi e’ davvero una giornata triste per il mondo del calcio e non solo. La scomparsa di Davide Astori ci ha lasciato davvero senza parole. Ci stringiamo al dolore della famiglia e di quella piccola principessa, che era il centro dell’esistenza di un uomo e professionista esemplare.  Siamo rammaricati dal ritardo che ha preceduto la decisione di sospendere le gare odierne, da parte della Lega. Una decisione da prendere in 1 minuto, 2 righe da scrivere senza bisogno di confrontarsi con sponsor e televisioni. La morte di chiunque non vale il vostro assurdo business! In tempi non remoti quando diversi ultras ci lasciavano prematuramente, si è oltraggiato questo principio universale ed imprescindibile. Si continuava a giocare nel rispetto degli accordi televisivi e pubblicitari. The show must go on.. Il vostro spettacolo oggi è finito. I vostri legami economici non sono in grado di fermare un movimento unito. Alla fine la decisione e’ arrivata: lo spettacolo deve fermarsi. Sarebbe risultato un gesto vile e senza umanità: noi ultras, in ogni caso, non avremmo partecipato a questo becero teatrino economico“.