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“Credo che si stia diffondendo, con il virus Covid-19, la malattia sociale della disperazione, della paura, del terrore. Lo avevo previsto. Non è una consolazione, ma è così. Avrei voluto avere torto. Adesso non resta che rispettare le regole e chiedere a chi ha il potere di decidere di non chiudersi negli stessi sentimenti che animano questo difficile momento. Al contrario, mentre serrano le porte di scuole, università, alberghi, ristoranti, esercizi commerciali, servizi pubblici e privati ritenuti non essenziali, occorre aprirsi, dischiudere la pratica della concertazione, non decidere da soli, neppure in maniera supina verso i dettati scientifici, tornare a fare della politica una modalità di confronto e di dialogo. Mai come in questo momento si avverte il bisogno di tenere tutti intorno al tavolo, e questo soprattutto nel settore sanitario, dove tutti possono e devono dare un contributo, ciascuno secondo le proprie possibilità, mettendo da parte veleni, ideologie, arroccamenti. C’è chi muore per questo. Sarebbe un gran gesto politico la solidarietà nazionale delle piccole cose, l’ascolto dei bisogni primari dei tecnici ma anche delle persone in carne ed ossa, non abbandonando il cittadino, ogni essere umano, alla propria solitudine. Sarebbe questo il più grande segno di democrazia in una fase durissima per la sua tenuta, la peggiore dal dopoguerra. Bisogna ripensare il sogno comune. Crederci è importante quanto guarire gli infermi”. Lo dichiara la Sen. di Forza Italia, Sandra Lonardo.