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Foglianise (Bn) – Tempi duri per le grandi feste popolari. Non fa sconti l’emergenza coronavirus che infierisce impietosamente anche sulle tradizioni più sentite. Una di queste è sicuramente quella della festa del grano a Foglianise, manifestazione in onore di San Rocco patrono del paese. Quest’anno, a causa della crisi sanitaria determinata dal covid, la mattina del 16 agosto non sfilerà nessun carro di grano per le strade del borgo sannita.

Non ci sono le condizioni, le misure per il contrasto e per il contenimento del contagio del Covid-19 ne impediscono la realizzazione”. Una notizia che era nell’aria ma l’ufficialità è arrivata solo ieri, dopo che il sindaco Giuseppe Tommaselli ha diffuso la nota. L’ordinanza che vieta feste e manifestazioni, e in generale occasioni dove si potrebbero concentrare molte persone, porta all’annullamento di mesi di lavoro che nel paese hanno visto “gli artisti della paglia” operare per la riuscita dell’evento. Dai nonni ai bambini, a Foglianise sono legatissimi a questa tradizione, e a un rito diventato ormai pilastro ed evento imperdibile, a cui in tutte le edizioni si lavora instancabilmente giorno dopo giorno, per garantire il corretto svolgimento della manifestazione.

Uno scenario inconsueto per il paese della Valle Vitulanese, che non ha mai visto sospendere la ‘millenaria‘ festa. Addirittura il primo documento certo sulla presenza della sfilata in onore di San Rocco risale al 1730 ed è il cosiddetto “Libro del Cannaruto“, un manoscritto contenente i conti dell’evento dal 1730 al 1761. Secondo la tradizione, il primo carro è stato “il palio”, una sorta di campanile, alto più di 25 metri realizzato dai vari casali che costituivano il paese.

Una decisione sofferta ma presa per tutelare l‘incolumità dei cittadini e di tutti i turisti che in migliaia accorrono ogni anno per assistere alla sfilata. Il pericolo di contagio, sebbene i numeri dei positivi sia diminuito, non è stato ancora debellato ed una eventuale manifestazione organizzata senza le dovute precauzioni avrebbe costituito una minaccia per l‘intera popolazione, data l‘enorme mole di assembramenti che la kermesse comporta.