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Benevento –  Dopo la proposta di modifica della legge elettorale regionale avanzata dal consigliere Mortaruolo, arriva l’apprezzamento di Roberto Costanzo, sannita eletto al primo Consiglio Regionale campano nel 1970.

Di seguito la missiva di Costanzo diretta al consigliere Mortaruolo:

“Caro Mino, ho letto, e condivido, la tua proposta di modifica delle legge elettorale regionale. Del taglio dei parlamentari nazionali è meglio parlarne a parte. Ti consiglio di lasciar stare tutti i commenti e presunti richiami provocati dalla tua iniziativa. Quale sannita eletto al primo Consiglio regionale, nel 1970, che approvò statuto e legge elettorale, certamente meno penalizzanti degli attuali per il Sannio (all’epoca si eleggevano almeno quattro consiglieri sanniti…), ti dico che i tuoi attuali critici dovrebbero unirsi a te, che oggi sei l’unico rappresentante sannita alla Regione, in questa giusta ma non facile battaglia. Forse non hai letto il mio articolo pubblicato recentemente da Cronache del Sannio in cui in qualche modo anticipavo i tuoi giusti rilievi. L’ho detto, e lo ripeto, che finchè esiste una articolazione provinciale del territorio regionale, occorre che nel Consiglio regionale vi siano rappresentanza e rappresentatività proporzionali non solo in termini aritmetici: cioè in rapporto sia alla popolazione che al territorio. Il Sannio rappresenta solo il 5% degli abitanti ma il 15% del territorio della Campania, però ha un solo seggio al Consiglio regionale, cioè lo 0,2%; mentre Napoli, che rappresenta il 54% della popolazione ma soltanto il 9% del territorio, occupa circa il 60% del Consiglio regionale. Alcuni tuoi critici hanno dimenticato, o non hanno mai saputo, quello che si disse, e quello che non si disse, dentro e fuori del Consiglio regionale, dieci anni fa, quando furono approvati il nuovo statuto e la conseguente legge regionale. Suggerisco di leggere una mia intervista al Messaggio d’oggi del 26 febbraio 2009, in cui parlando del nuovo statuto e della legge elettorale dissi: “vedremo se si seguirà un metodo aritmetico, parametrato solo alla quantità della popolazione insediata nei diversi territori o, invece, il metro politico per la valutazione del peso specifico e del ruolo delle singole aree, ai fini di un’equa rappresentanza di tutte le comunità provinciali.” Peso specifico e ruolo delle singole aree… Dieci anni fa vi fu qualche ingenuo osservatore che anticipò le preoccupazioni che oggi vengono espresse ad alta voce, anche da chi all’epoca ricopriva qualche ruolo e non se ne preoccupò più di tanto. La tua battaglia non è facile, però la mia opinione è sempre che, comunque, le battaglie giuste vadano combattute, anche quando vi fossero poche speranze di vincere. Questo te lo dice uno che non milita nel tuo partito e non ha alcun interesse politico-elettorale. Buon lavoro”.